… La rilevazione – istituita dal Decreto del Ministro della sanità 16 luglio 2001, n.349 … – costituisce a livello nazionale la più ricca fonte di informazioni sanitarie, epidemiologiche e socio-demografiche relative all’evento nascita, rappresentando uno strumento essenziale per la programmazione sanitaria nazionale e regionale.
Come per le precedenti edizioni del Rapporto è stato analizzato il fenomeno del ricorso al taglio cesareo attraverso lo studio dei parti nelle Regioni italiane in base alla classificazione di Robson, raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità come standard globale per la valutazione, il monitoraggio e il benchmarking longitudinale e trasversale sul ricorso al taglio cesareo. Le analisi dei dati sono state effettuate grazie alle specifiche informazioni rilevate nella fonte informativa del CeDAP …leggi tutto
“… L’ 88,0% dei parti è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati, l’11,4% nelle case di cura e solo lo 0,2% altrove (altra struttura di assistenza, domicilio, etc.) …
… Nel 2021, circa il 19,9% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana …
… L’età media della madre è di 33,1 anni per le italiane mentre scende a 31 anni per le cittadine straniere …
… Delle donne che hanno partorito nell’anno 2021 il 42,4% ha una scolarità medio alta, il 23,4% medio bassa ed il 34,2% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (42,4%) …
… il 57,7% delle madri ha un’occupazione lavorativa, il 25,8% sono casalinghe ed il 16,5% sono disoccupate o in
cerca di prima occupazione …
… Nel 91,0% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 75,9% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie …
… La donna ha accanto a sé al momento del parto (esclusi i cesarei) nel 95,4% dei casi il padre del bambino, nel 3,4% un familiare e nell’1,2% un’altra persona di fiducia ..
… Si conferma il ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica. In media, nel 2021 il 31,2% dei parti è avvenuto con taglio cesareo, con notevoli differenze regionali che comunque evidenziano che in Italia vi è un ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica.” …
fonte: Ministero della Salute