LISTERIOSI ALIMENTARE, CASI CLINICI SEGNALATI IN DIVERSE REGIONI: Raccomandazioni e Regole del Ministero della Salute

Lysteria

A seguito delle ultime allerte alimentari per casi di listeria legati al ceppo St 155, il Ministero della salute, Direzione generale della sicurezza degli alimenti e la nutrizione, oltre a mettere in atto tutte le azioni previste per la massima tutela dei consumatori, richiama l’attenzione della popolazione su alcune semplici regole relative al corretto uso e consumo degli alimenti e all’igiene nella manipolazione di questi ultimi in cucina.

Etichetta

È fondamentale prestare la massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti, secondo quanto indicato nell’etichetta presente sulla confezione.

L’etichettatura è la modalità attraverso cui gli operatori di settore, responsabili secondo le norme previste dall’Unione Europea delle informazioni in essa contenute, entrano in contatto diretto con i consumatori fornendo loro tutte le notizie necessarie per un utilizzo sicuro di prodotti e alimenti. Le norme hanno consentito nel tempo di arrivare a una etichettatura contenente sempre informazioni chiare e corrette, in modo da non indurre il consumatore in errore sulle caratteristiche, le proprietà o gli effetti dei prodotti acquistati.

L’etichetta rappresenta dunque un elemento prezioso. È necessario leggere sempre in modo scrupoloso tutte le indicazioni riportate per il consumo di qualsiasi tipo di alimento confezionato.

Per approfondire consulta:

In cucina:

  1. pulire le superfici, lavarsi le mani
    • lavarsi spesso le mani durante la preparazione dei cibi e la manipolazione degli alimenti
    • in cucina, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono in contatto con gli alimenti, come utensili, piccoli elettrodomestici, frigoriferi, strofinacci e spugnette; utilizzando strofinacci diversi per asciugare mani e stoviglie,utilizzare spugnette diverse per pulire i piani di lavoro e per lavare le stoviglie
  2. cuocere bene gli alimenti
    • è fondamentale cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta, in particolare per la carne insaccata
    • è bene non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumare cotti e in ogni caso conservarli in frigo e riscaldarli ad alta temperatura prima del consumo
    • non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.
  3. conservare correttamente gli alimenti
    • i cibi crudi e quelli cotti o pronti per il consumo non devono mai entrare in contatto
    • è importante conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo, in modo separato e all’interno di contenitori chiusi
  4. conservare correttamente alimenti congelati/surgelati
    • è indispensabile attenersi alle norme di preparazione dell’alimento riportate sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo
    • non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta

Consulta anche:


Che cos’è e dove si trova il batterio Listeria

Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio ubiquitario che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati. La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare. Bambini e adulti sani possono essere occasionalmente infettati, ma raramente sviluppano una malattia grave a differenza di soggetti debilitati, immunodepressi e nelle donne in gravidanza in cui la malattia è più grave.

La gravità della sintomatologia varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.

Listeria monocytogenes resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.

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