WEST NILE E USUTU VIRUS: la sorveglianza dei casi umani di infezione da West Nile e Usutu virus

In Italia, la sorveglianza epidemiologica dei casi umani di malattia da virus West Nile (Wnv) è regolata dal “Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025” sottoscritta dalla Conferenza Stato, Regioni e Province autonome il 15 gennaio 2020. Il documento da una parte integra in un unico Piano la sorveglianza veterinaria (animale ed entomologica) del West Nile virus (Wnv) – essenziale per la stima del rischio – e quella dei casi umani; dall’altra, in considerazione delle analogie esistenti tra i rispettivi cicli biologici, integra le attività di sorveglianza previste per il Wnv con quelle utili all’individuazione precoce della circolazione del virus Usutu (Usuv) in quelle aree dove il virus è stato rilevato in passato e che spesso coincidono con le aree endemiche per il Wnv. Le attività di sorveglianza dei casi umani importati e autoctoni si attuano per tutto l’anno su tutto il territorio nazionale e dai primi di maggio a tutto novembre in tutte le Regioni nelle quali sia stata identificata un’area endemica. In queste aree la sorveglianza dei casi umani deve essere rafforzata e deve essere posta particolare attenzione alla diagnosi di malattia da Wnv e da Usuv nella popolazione. Il sistema di segnalazione raccoglie inoltre le positività per Wnv rilevate nei donatori di sangue, emoderivati e di organi, tessuti e cellule, finalizzati all’applicazione delle specifiche misure preventive ed eventuali forme cliniche febbrili riscontrate sul territorio nazionale.

La sorveglianza umana è coordinata al livello nazionale dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute che trasmette i dati alla Commissione europea e all’Ecdc. Le Regioni, in piena autonomia definiscono i documenti normativo-programmatici per la Sorveglianza epidemiologica e di laboratorio sul loro territorio e trasmettono i dati all’Iss e al Ministero. Il Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, con il coordinamento dell’Ufficio V della Direzione Generale della Prevenzione del ministero della Salute e in collaborazione con il Centro studi malattie esotiche (Cesme) dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Giuseppe Caporale” (Izs Teramo), pubblica i dati del sistema di sorveglianza in un bollettino periodico.

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