L’appuntamento di novembre 2022 non sarà solo con le elezioni di medio termine per il rinnovo dell’intera Camera e di un terzo del Senato del Congresso federale USA. Come accade ormai da più di 20 anni in sette stati, Arkansas, Maryland, Missouri, Nebraska, Oklahoma e North e South Dakota gli elettori si troveranno infatti di fronte a una scheda referendaria per la legalizzazione della cannabis.
Oklahoma. Nelle scorse settimane gli attivisti di Oklahomans for Sensible Marijuana Laws hanno consegnato oltre 164.000 firme all’ufficio preposto alla ricezione dei quesiti. Le firme ottenute sulla State Question 820 sono largamente superiori rispetto al minimo necessario, 94.911. La proposta referendaria vuole permettere agli adulti di possedere e coltivare legalmente cannabis per uso personale, istituendo al contempo un mercato regolato. Inoltre in caso di vittoria coloro che sono stati condannati in passato o che sono attualmente in carcere per alcuni reati legati alla cannabis, potranno presentare una richiesta ai tribunali per ottenere la cancellazione della fedina penale o una nuova sentenza.
Arkansas. Anche Responsible Growth Arkansas ha presentato all’ufficio del Segretario di Stato poco più di 190.000 firme (sulle 89.000 necessarie) per portare al voto un emendamento sulla cannabis per uso adulto nel voto di novembre in Arkansas. L’emendamento costituzionale mira a instaurare un mercato sotto licenza della cannabis accessibile ai maggiori di 21 anni. Il testo cerca inoltre di espandere l’attuale programma di cannabis terapeutica dello Stato, aumentando il numero totale di dispensari autorizzati ed eliminando alcune tasse.
Nebraska. Il gruppo Nebraskans for Medical Marijuana ha invece consegnato oltre 90.000 firme per ciascuna delle due proposte di legalizzazione della cannabis medica, con un margine però piuttosto risicato rispetto alle circa 87.000 necessarie per qualificarle per il voto di novembre.
North Dakota. I rappresentanti di New Approach ND hanno annunciato di aver consegnato 25.762 firme all’ufficio del Segretario di Stato del North Dakota, 10.000 firme in più di quelle utili a portare al voto la proposta a novembre. La misura proposta, se approvata, permetterà agli adulti di possedere e coltivare legalmente cannabis per uso personale, istituendo anche un mercato al dettaglio autorizzato tramite licenze.
In precedenza due richieste di referendum su misure di legalizzazione della cannabis erano già state presentate in South Dakota e Maryland.
South Dakota. Nel South Dakota in effetti sarà la seconda elezione consecutiva in cui gli elettori decideranno sulla legalizzazione della cannabis, dopo che la Corte suprema statale nel dicembre scorso aveva annullato il precedente referendum del 2020. Il quesito è di minore portata, per evitare un nuovo giudizio negativo della Corte, e se approvato permetterà agli adulti di possedere (fino a un’oncia), coltivare in casa (fino a tre piante mature) e/o trasferire senza compenso quantità limitate di cannabis. La misura non cerca di stabilire un quadro normativo che regoli la produzione autorizzata e la vendita al dettaglio di marijuana come faceva la precedente.
Maryland. Nel Maryland si terrà invece un referendum su iniziativa parlamentare, per chiedere agli elettori “Siete favorevoli alla legalizzazione della cannabis per uso adulto nello Stato del Maryland?“. Se approvato, il l’emendamento costituzionale entrerà in vigore il 1° luglio 2023. A quel punto, gli adulti potranno legalmente possedere fino a 1,5 once di cannabis e/o 12 grammi di concentrati di cannabis. Il possesso di quantità comprese tra 1,5 e 2,5 once sarà soggetto a multe civili, mentre il possesso di quantità maggiori sarà soggetto alle attuali sanzioni penali. I legislatori dovranno comunque emanare ulteriori leggi nella prossima sessione per stabilire norme e regolamenti che disciplinino un mercato della cannabis legalmente regolamentato.
Missouri. Infine nel maggio scorso, gli attivisti di Legal Missouri 2022 ha consegnato ai funzionari statali più di 385.000 firme – più del doppio del necessario (171.592) per mettere al voto un emendamento costituzionale che legalizzi la marijuana. Gli adulti dai 21 anni in su potranno acquistare e possedere fino a tre once di cannabis e coltivare fino a sei piante di marijuana in fiore, sei piante immature e sei cloni, a condizione di ottenere una registration card. Oltre all’implementazione di un mercato regolato su licenza statale, ci sarebbe una cancellazione automatica dalle fedine penali di alcuni reati non violenti legati alla marijuana.
Questa tornata elettorale, se tutti i referendum saranno ammessi, coinvolgerà quasi 23 milioni di cittadini statunitensi. Se poi i 6 referendum sulla cannabis per tutti gli usi passassero, diventerebbero 25 gli Stati ad aver legalizzato la cannabis. Il 49% della popolazione americana vivrebbe così senza più lo spettro della proibizione della cannabis.
[Fonte: NORML]
fonte: Fuoriluogo
fonte immagine: DolceVita online