Rinviata ancora una volta l’Intesa Stato Regioni sul Decreto, del Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, previsto dal PNRR M6 C1 quale Riforma per lo sviluppo dell’assistenza territoriale.
Il contrasto, sollevato in specie dalla Regione Campania (vedi Atto 42 del 30.3.2022 Conferenza Stato Regioni “mancata Intesa”), non riguarda il testo del DM e dell’Allegato documento “Modelli e Standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale”. Riguarda il contenuto dell’Intesa Stato Regioni, che deve approvare DM e Allegato.
Per l’Intesa – inizialmente prevista il 16 marzo e poi rinviata al 30 marzo su richiesta del MEF – le Regioni avevano posto “sei condizioni” (poi tradotte nei nove punti della bozza di Intesa). In particolare le condizioni riguardavano la progressiva attuazione dei nuovi standard collegata all’adeguamento dei finanziamenti correnti e alle assunzioni del personale necessari ad attuarli. Ed è proprio sulle questioni della copertura finanziaria e delle assunzioni di personale che il nuovo testo (bozza non ufficiale) proposto del Governo modifica la proposta di Intesa, in particolare i punti 4, 5, 6 e 7 (vedi sotto la Tabella).
Di seguito una Tabella che mette a confronto il testo dell’Intesa proposta dalle Regioni il 16 marzo con quella proposta dal Governo il 30 marzo:
TESTO “bozza Intesa con le CONDIZIONI” proposte dalla Conferenza delle Regioni il 16.3.2022 |
TESTO (da bozza Intesanon ufficiale) del GOVERNO 30.3.2022 |
1 le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano provvedono entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento ad adottare il piano di programmazione dell’Assistenza territoriale ai sensi del suddetto provvedimento e ad adeguare l’organizzazione dell’assistenza territoriale e del sistema di prevenzione sulla base degli standard di cui al presente decreto, in coerenza anche con gli investimenti previsti dalla Missione 6 Componente 1 del PNRR; | 1. le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano provvedono entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento ad adottare il piano di programmazione dell’Assistenza territoriale ai sensi del suddetto provvedimento e ad adeguare l’organizzazione dell’assistenza territoriale e del sistema di prevenzione sulla base degli standard di cui al presente decreto, in coerenza anche con gli investimenti previsti dalla Missione 6 Componente 1 del PNRR; |
2 le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano che hanno già adottato un atto generale di programmazione dell’Assistenza territoriale provvedono entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento ad adeguare la programmazione dell’assistenza territoriale e del sistema di prevenzione sulla base degli standard di cui al presente decreto, in coerenza anche con gli investimenti previsti dalla Missione 6 Componente 1 del PNRR; | 2. le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano che hanno già adottato un atto generale di programmazione dell’Assistenza territoriale provvedono entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento ad adeguare la programmazione dell’assistenza territoriale e del sistema di prevenzione sulla base degli standard di cui al presente decreto, in coerenza anche con gli investimenti previsti dalla Missione 6 Componente 1 del PNRR; |
3 le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano trasmettono il piano di Programmazione dell’Assistenza territoriale al Ministero della salute, che effettua la valutazione, con facoltà di richiedere integrazioni e chiarimenti, al fine di procedere all’approvazione dello stesso; | 3. le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano trasmettono il piano di Programmazione dell’Assistenza territoriale al Ministero della salute, che effettua la valutazione, con facoltà di richiedere integrazioni e chiarimenti, al fine di procedere all’approvazione dello stesso; |
4 il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano che gli standard ed i modelli organizzativi di cui al presente decreto, verranno attuati con progressività, in relazione anche alla disponibilità delle risorse, con l’obiettivo di renderli operativi ed a regime a partire dall’anno 2026. | 4. il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano che gli standard ed i modelli organizzativi di cui al presente decreto, verranno attuati con progressività, in relazione anche alla disponibilità delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente , con l’obiettivo di renderli operativi ed a regime a partire dall’anno 2026. Restano fermi gli obiettivi del PNRR e le relative scadenze |
5 il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano che la progressiva attuazione degli standard e dei modelli organizzativi di cui al presente decreto, sarà sostenuta attraverso:
a) un’adeguata implementazione e potenziamento del fabbisogno del personale necessario, dipendente e convenzionato; b) un’ adeguata copertura finanziaria. |
5. il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano che la progressiva attuazione degli standard e dei modelli organizzativi di cui al presente decreto, sarà sostenuta attraverso un confronto costante, considerando che le esigenze connesse alla progressiva attuazione degli standard di cui al presente decreto sono realizzate nell’ambito delle risorse non finalizzate ricomprese nel livello di finanziamento previsto a legislazione vigente; a) un’adeguata implementazione e potenziamento del fabbisogno del personale necessario, dipendente e convenzionato; b) un’ adeguata copertura finanziaria. |
6 il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano che la determinazione e la ripartizione delle risorse necessarie per finanziare gli standard ed i modelli organizzativi di cui al presente decreto sarà effettuata da uno specifico Tavolo di lavoro costituito, tra gli altri, da rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. | 6. il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano che la determinazione e la ripartizione delle risorse necessarie per finanziare gli standard ed i modelli organizzativi di cui al presente decreto sarà effettuata da uno specifico Tavolo di lavoro costituito, tra gli altri, da rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle Finanze di istituire uno specifico Tavolo di lavoro costituito, tra gli altri, da rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle Finanze per monitorare l’attuazione del presente decreto con riguardo al profilo economico-finanziario, nonché in relazione a eventuali esigenze organizzative, ivi compresi i relativi fabbisogni di personale e/o anche in relazione a eventuali esigenze normative. All’esito dei lavori del Tavolo, il Governo si impegna a reperire gradualmente e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica le risorse eventualmente necessarie a consentire la completa attuazione del presente decreto. |
7 il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano di garantire una riforma urgente ed indifferibile delle disposizioni in materia di medici di medicina generale assicurando, nel contempo, un aggiornamento del percorso formativo specifico dei medici di medicina generale finalizzato alla valorizzazione degli stessi in coerenza con gli standard previsti dalla riforma dell’assistenza territoriale ed alla loro attività all’interno delle Case di Comunità sulla base delle programmazioni regionali. | 7. il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano di garantire una riforma urgente ed indifferibile delle disposizioni in materia di medici di medicina generale assicurando, nel contempo, un aggiornamento del percorso formativo specifico dei medici di medicina generale finalizzato alla valorizzazione degli stessi in coerenza con gli standard previsti dalla riforma dell’assistenza territoriale ed alla loro attività all’interno delle Case di Comunità sulla base delle programmazioni regionali. |
8 il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano di consentire l’assunzione di medici di comunità e delle cure primarie e di medici dei servizi territoriali da impiegare nelle case della comunità, a seguito di appositi corsi abilitanti organizzati a cura delle regioni. Occorre, inoltre, garantire I’impiego di tutto il personale sanitario e amministrativo necessario a far funzionare le strutture territoriali previste dal PNRR. Per tale personale occorre che sia garantita l’integrale copertura finanziaria nell’ambito della dotazione annua del fondo sanitario nazionale ed in deroga ai vigenti limiti di spesa del personale. | 8. il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano di consentire l’assunzione di medici di comunità e delle cure primarie e di medici dei servizi territoriali da impiegare nelle case della comunità, a seguito di appositi corsi abilitanti organizzati a cura delle regioni. Occorre, inoltre, garantire I’impiego di tutto il personale sanitario e amministrativo necessario a far funzionare le strutture territoriali previste dal PNRR, secondo quanto previsto dal PNRR e dalla legislazione vigente. Per tale personale occorre che sia garantita l’integrale copertura finanziaria nell’ambito della dotazione annua del fondo sanitario nazionale ed in deroga ai vigenti limiti di spesa del personale. |
9 il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano di provvedere, attraverso I’adozione di un successivo provvedimento, a definire gli standard ed i modelli organizzativi riferiti ad ulteriori setting territoriali, quali Salute Mentale, Dipendenze Patologiche, Neuropsichiatria infantile. | 9. il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concordano di provvedere, attraverso I’adozione di un successivo provvedimento, a definire gli standard ed i modelli organizzativi riferiti ad ulteriori setting territoriali, quali Salute Mentale, Dipendenze Patologiche, Neuropsichiatria infantile. |
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