Sciopero generale di 8 ore proclamato da CGIL e UIL contro una legge di bilancio inadeguata e ingiusta con manifestazione nazionale a Roma e iniziative interregionali in altre 4 città, Bari, Cagliari, Milano e Palermo.
Alla manifestazione nazionale di Roma convocata a Piazza del Popolo alle ore 10 sono intervenuti, tra gli altri, Maurizio Landini, segretario generale CGIL e PierPaolo Bombardieri, segretario generale UIL.
Qui sono confluite le delegazioni di Lazio, Campania, Toscana, Abruzzo, Molise, Umbria, Marche, Romagna.
→ La manifestazione di Roma
A Bari la manifestazione si è svolta in Piazza Prefettura alle ore 9.30 con la partecipazione delle delegazioni di Puglia, Molise, Basilicata, Calabria. Dal palco gli interventi di Gianna Fracassi, vice segretaria generale CGIL e Domenico Proietti, segretario confederale UIL.
→ La manifestazione di Bari
A Milano concentramento in Piazza Castello alle ore 9 e corteo sino a Piazza Sempione. Qui sono confluite le delegazioni di Lombardia, Piemonte, Liguria, Trento e Bolzano, Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia. Dal palco all’Arco della Pace sono intervenuti, tra gli altri, Tania Scacchetti, segretaria confederale CGIL e Ivana Veronese, segretaria confederale UIL.
→ Conclusioni della manifestazione di Milano
A Cagliari il concentramento è stato in Piazza dei Centomila dove è intervenuto Roberto Ghiselli, segretario confederale CGIL.
Alla manifestazione di Palermo, convocata alle 9.30 in Piazza Verdi, per la segreteria confederale della CGIL conclusioni affidate a Emilio Miceli.
→ La manifestazione di Palermo
Tutte le manifestazioni interregionali si sono collegate alle 11.45 con Piazza del Popolo per le conclusioni di Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri
INSIEME PER LA GIUSTIZIA
La legge di bilancio e i provvedimenti messi in campo non danno risposte sufficienti.
Vogliamo dei cambiamenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati e le pensionate e per rafforzare la coesione sociale e territoriale.
Insieme per:
- contrastare la precarietà e garantire occupazione stabile a partire da giovani e donne
- intervento fiscale equo per i redditi bassi e medio bassi e per maggiore redistribuzione e progressività
- una seria lotta all’evasione fiscale
- una riforma delle pensioni che consenta flessibilità in uscita, facilitando chi fa lavori gravosi e i lavoratori precoci, prevedendo la pensione di garanzia per i giovani e la valorizzazione del lavoro di cura
- la scuola e per un sistema di istruzione di qualità a partire dalla stabilità del lavoro
- nuove politiche industriali per affrontare la transizione ecologica e digitale
- dare soluzioni alle crisi industriali, contrastando le delocalizzazioni e con un ruolo forte e protagonista dello Stato
- per aumentare le risorse per la sanità e per stabilizzare il personale
- approvare la legge sulla non autosufficienza e aumentarne le risorse
- ridurre le disuguaglianze a partire dal Mezzogiorno, perché coesione sociale significa non lasciare indietro nessuno