E’ emerso negli ultimi anni, presso la comunità scientifica e non, un interesse notevole rispetto alle “dottrine dietetiche”, finalizzate non solo al calo ponderale nella popolazione obesa ( con particolare riferimento alla prevenzione e alla cura della sindrome metabolica e del diabete di tipo 2) ed alla preservazione della massa magra muscolare a scapito della massa grassa, ma anche alla cosiddetta “ricomposizione corporea”, in particolare nella popolazione giovane-adulta, negli atleti d’élite e negli sportivi amatoriali (1). Allo stesso tempo è stata posta attenzione al potenziamento/mantenimento della massa magra, anche nella popolazione anziana, allo scopo di prevenire sarcopenia ed infortuni (2, 3, 4, 5).
Tuttavia, si sta verificando una preoccupante diffusione, attraverso i mass media ed il web, di indicazioni relative a diete iperproteiche ipoglucidiche, ed eventualmente ipocaloriche, suggerite non solo per il controllo del sovrappeso/obesità, ma anche per preservare lo stato di salute, in particolari condizioni, o per supportare le pratiche sportive. Tali indicazioni vengono proposte alla popolazione generale senza alcun distinguo e perlopiù senza dichiarare gli eventuali effetti collaterali e senza suggerire la necessità di una valutazione medica specialistica quale elemento necessario per la protezione della salute (6, 7). Risulta quindi importante, ai fini della tutela della salute, definire linee di indirizzo, supportate da evidenze scientifiche, con lo scopo di uniformare strategie d’intervento, al fine di scongiurare comportamenti di “autoprescrizione “, senza alcun controllo specialistico …leggi tutto
Fonte: Ministero della Salute