CULTURA E SALUTE: verso un nuovo Welfare Culturale, il progetto Well Impact

Quanto è profondo l’impatto della Cultura sul benessere di persone e comunità?

Fondazione Compagnia di San Paolo ha risposto con un webinar (23 marzo 2021) di presentazione del programma strategico pluriennale Cultura e Salute verso un nuovo welfare culturale, concretizzato nel progetto Well Impact, con cui intende contribuire nel prossimo futuro al terzo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Tra i relatori del webinar Francesco Profumo – Presidente Fondazione CSP, Pier Luigi Sacco – Università IULM, Giuseppe Costa – Università di Torino, Francesca Velani – Fondazione Promo PA, Elena Franco – Centro Studi Spedalità Cura e Comunità per le Medical Humanities (CSCC) dell’AO SS. Antonio, Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria.

La Compagnia di San Paolo per sviluppare questo programma ha creato un comitato scientifico multidisciplinare e sostiene un laboratorio di sperimentazione, ricerca e formazione che darà impulso alla creazione di un nuovo modello di welfare culturale.

Aggiorniamo questo articolo presentando il rapporto di ricerca sulla survey dei progetti nell’area Nord-Ovest, il quaderno sul dialogo con i protagonisti e le proposte di formazione e sviluppo di competenze che stanno nascendo.

Il rapporto di ricerca Cultura e Salute

Il rapporto Cultura e Salute: verso un nuovo Welfare Culturale (video e commento di Giuseppe Costa) raccoglie i risultati della ricerca che ha interessato Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria volta alla conoscenza dei soggetti con progetti attivi e/o sensibili alla relazione virtuosa tra Cultura e Salute. La ricerca si è sviluppata attraverso una mappatura (survey con questionario online), condotta tra il 13 luglio 2020 e il 25 settembre 2020, un’analisi desk e una rassegna di testimonianze trans-disciplinari e trans-settoriali di decisori, operatori e ricercatori protagonisti di una continua ricerca-azione tra Cultura e Salute.

La ricerca è stata affidata dalla Fondazione Compagnia San Paolo alla Fondazione Medicina a Misura di Donnaente con sede all’Ospedale S. Anna di Torino e impegnato da dieci anni nella ricerca-azione sul tema, e si avvalsa della collaborazione scientifica del CCW-Cultural Welfare Center e di DoRS Regione Piemonte, con la contributo operativo di Italia Non Profit.
Il percorso ha portato all’emersione di 247 soggetti promotori e 2.821 progetti negli ultimi 10 anni, di cui 389 descritti in dettaglio nella survey. Alla ricerca hanno risposto la maggior parte delle ASL e ASO del Piemonte. La ricerca non è esaustiva dell’humus esistente, ma ben rappresenta il fermento e il patrimonio culturale, professionale e civico diffuso nel territorio delle tre regioni, già rilevato negli ultimi anni da parte di osservatori qualificati.

Il grande patrimonio espresso dalla macro-regione Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta è frutto di radici profonde in stagioni culturali di grande rinnovamento che hanno interessato questi territori dagli anni Settanta fino ai primi anni Duemila. Le esperienze progettuali intercettate possono essere ricondotte alle evidenze del report sulle arti in rapporto alla salute dell’OMS (2019) e valorizzate dentro un percorso di sostegno, orientamento e valorizzazione dei loro impatti sul benessere, sulla Salute e sulla stessa Cultura.

La presenza di un fenomeno di tale rilievo assume oggi un rinnovato significato in considerazione degli effetti prodotti dalla pandemia sul benessere mentale di tutta la popolazione, sulla coesione sociale e sulla crescita delle disuguaglianze, prefigurando una nuova idea e pratica di welfare culturale (come definito nell’Atlante della Treccani).
Dalla ricerca emerge in termini geografici una morfologia peculiare, simile a quella di una cometa, con un nucleo addensato sulla città di Torino, una chioma che si allarga all’intero Piemonte e una coda che si allunga su Liguria e Valle d’Aosta. La metà dei soggetti, infatti, è localizzato nella città di Torino e un ulteriore 15% nel resto della provincia.
Il 60% dei progetti è ancora in corso. Per quelli terminati emerge il tema della legacy, parzialmente evidenziato nella survey dal dato quantitativo di continuità di rapporto con i fruitori e dal dato qualitativo che emerge nella descrizione di impatto sulla dimensione organizzativa dell’ente promotore in termini di costruzione di competenze, partnership, rete e acquisizione di una prospettiva d’azione interdisciplinare e intersettoriale.

Un patrimonio di saperi da sostenere

La ricerca ha individuato quattro aree di azione:

  • Area 1 – Cultura e prevenzione primaria: 150 progetti, 109 soggetti promotori
  • Area 2 – Cultura, relazione di cura e medical humanities: 132 progetti, 75 soggetti promotori
  • Area 3 – Cultura per l’umanizzazione dei luoghi di cura: 31progetti, 21 soggetti promotori
  • Area 4 – Benessere e cura nelle istituzioni culturali: 76 progetti, 56 soggetti promotori

Il patrimonio emerso, rilevante nel panorama italiano, ha bisogno di un tessuto istituzionale e sociale di orientamento, supporto, capacitazione per passare dalla molteplicità di pratiche a un ecosistema che sappia dare un contributo efficace e sostenibile al nuovo scenario che si configura con la pandemia Covid. Occorrono politiche, accordi e infrastrutture settoriali e intersettoriali tra Cultura e Salute.
Tenendo presenti le considerazioni conclusive del report OMS su Arti e Salute (2019), che riguardano i settori della Cultura e Sanità, questa capacità trasformativa potrebbe essere sostenuta attraverso l’attuazione di alcune raccomandazioni (nel report in forma estesa) individuate nel report:

1. Sostegno a progetti, reti e partnership strategiche

  • favorire alleanze e comunità di pratiche tra realtà di diversi settori
  • promuovere tavoli di coordinamento e infrastrutture organizzative
  • sviluppare ecosistemi territoriali già in nuce che possano diventare un modello trasferibile e riproducibile
  • cogliere le potenzialità del cambiamento in corso attraverso un dialogo con il Terzo Settore
  • delineare politiche e accordi inter-settoriali a diversi livelli, che orientino le finalità, gli obiettivi, gli investimenti verso progetti di Cultura e Salute integrati e misurati nel loro impatto con particolare attenzione ai meccanismi di equità sociale.

2. Capacity building

  • istituire percorsi di formazione professionale e inter-professionale universitaria e permanente, orientati a sviluppare competenze progettuali trans-disciplinari, competenze relazionali secondo le medical humanities, competenze di salute digitale e innovazione sociale con un approccio di laboratorio e di ricerca-azione sul campo
  • attivare percorsi culturali ed artistici nella Sanità, nel Sociale e nella Scuola che siano di ascolto, cura e rigenerazione delle persone, nella loro dimensione professionale e umana, duramente provate nel periodo di emergenza sanitaria e convivenza con il Covid;
  • la creazione di un osservatorio come piattaforma di informazione e apprendimento.

3. Ricerca

  • ri-orientare e sviluppare la ricerca valutativa anche con il coinvolgimento delle Università, a sostegno dei progetti da consolidare nella loro efficacia e sostenibilità, sviluppo delle competenze valutative, alleanze con centri di competenza in termini di valutazione;
  • esplorare nuovi campi di applicazione, anche coinvolgendo il mondo culturale nei progetti di Terza Missione delle Università.

Il pieno coinvolgimento della Cultura nella condivisione delle nuove sfide sociali del territorio, della conoscenza delle risorse in campo, potrà costituire un fattore generativo. I progetti Cultura e Salute hanno dimostrato di essere potenzialmente una risorsa portatrice di valore, umanistico e scientifico, in quanto capaci di una trasformazione delle pratiche di promozione del benessere e della salute, della qualità dell’ambiente fisico e sociale, della qualità della vita e della cura (dai luoghi di lavoro, della Sanità, della Scuola, nella dimensione urbana), che possono concorre a una nuova pratica di welfare più prossimo alle persone e alle comunità.

Le testimonianze di protagonisti

La ricerca oltre alla precedente mappatura (survey con questionario online) ha raccolto, con interviste in profondità, una rassegna di testimonianze trans-disciplinari e trans-settoriali di decisori, operatori e ricercatori quali protagonisti sensibili e impegnati nella relazione virtuosa tra Cultura e Salute.

Le loro riflessioni, prassi e visioni sono state raccolte e documentate in un Quaderno edito da CCW.

I testimoni intervistati, suddivisi per settore, sono stati:

  • Sanità (7): Oscar Bertetto, Alessandro Coppo, Alda Cosola, Mauro Croce, Giulio Fornero, Giorgio Gallino, Antonio Martinotti
  • Cultura (6): Serena Bertolucci, Elena Franco, Roberto Mastroianni, Paolo Naldini, Gabriele Vacis, Fabio Viola
  • Sociale (5): Raffaella Bortino, Valentina Borsella, Giovanna Chiorino, Enrico Dolza, Fabrizio Serra
  • Università (7): Antonio Camurri, Giuseppe Costa, Norma De Piccoli, Nerina Dirindin, Valerio Dimonte, Alessandro Pontremoli, Chiara Saraceno
  • Policy-maker pubblico: Marco Giusta.

Formazione e sviluppo di competenze

La Fondazione Compagnia San Paolo sta organizzando un serie di webinar e laboratori territoriali che accompagneranno 4 progetti pilota sperimentali per far incontrare conoscenze e competenze e attivare relazioni e progettazioni. La sempre maggiore attenzione sulla relazione tra cultura, arti e salute/benessere sta facendo emergere un patrimonio ricco di esperienze progettuali e una proposta nuova di occasioni di formazione e sviluppo di competenze per integrare questa relazione in modo strutturale e innovativo nel ripensamento e riorganizzazione dei servizi sanitari sia nelle strategie di prevenzione e promozione della salute sia nei percorsi di cura e umanizzazione dei luoghi di cura. Vi presentiamo quattro proposte.

1. Il progetto Cultural Wellbeing Lab (CWLAB), nato nell’ambito del progetto Well Impact della Fondazione Compagnia di San Paolo, intende favorire nel nordovest lo sviluppo di un laboratorio che dia impulso a nuove competenze e progettualità partendo dalla consapevolezza del profondo impatto della Cultura sul benessere di persone e comunità, mirando a individuare progetti, luoghi, linguaggi e relazioni culturali come percorso di prevenzione e curaed è parte di Well Impact su Cultura & Salute.

Dopo il primo anno, il 2020, che ha previsto la creazione di un Comitato Scientifico e la ricerca, sono stati individuati poli di progettazione multidisciplinari per l’attivazione di 4 progetti pilota sperimentali:

nel suo secondo anno, il CWLAB apre al pubblico. Un programma itinerante di incontri gratuiti rivolto ad operatori del settore cultura e salute, a policy maker, enti locali, per formarsi, informarsi e attivare relazioni e progettazioni nel territorio di Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta.

Il programma attraversa i 4 assi tematici già esplorati nella ricerca: “Cultura e prevenzione primaria”, “Cultura, relazione di cura e medical humanities”, “Cultura per l’umanizzazione dei luoghi di cura”, “Benessere e cura nelle istituzioni culturali”, per ognuno dei quali è previsto un webinar e un laboratorio territoriale.

Gli incontri (15.09.2021-25.05.2022) sono aperti a tutti, gratuiti e con iscrizione obbligatoria.

2. CCW-Cultural Welfare Center, ente di ricerca e capacity building, risponde a chi vuole agire con efficacia nel welfare culturale con il primo percorso di alta formazione in Italia, il Master Executive Cultura e Salute, che si rivolge a singoli professionisti, a operatori e decisori del settore culturale, sanitario, sociale, educativo, appartenenti a pubblica amministrazione, imprese, organizzazioni no profit del Terzo Settore, associazioni culturali, enti culturali.

Il programma è sviluppato con partnership eccellenti del mondo accademico, della salute e della cultura: COREP-Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente, DoRS Regione Piemonte – Centro di Documentazione Regionale per la Promozione della Salute, Fondazione Fitzcarraldo. Sostengono e condividono la visione strategica di potenziare le competenze per un salto di scala nello sviluppo di welfare culturale nei territori, mettendo a disposizione borse di studio per favorire la costruzione di competenze: Fondo Alberto Argenton, Fondazione CR Firenze, Fondazione Rovati, Fondazione Sicilia.

Tre le formule di partecipazione che forniscono una visione dei trend di sviluppo, conoscenze delle teorie di riferimento e delle evidenze scientifiche (vedi Report OMS del 2019), delle opportunità di sostenibilità nazionali ed europee, competenze metodologiche di progettazione e valutazione, di designing e implementazione sul campo di pratiche culturali e artistiche a forte impatto sociale, casi studio e knowledge transfer exchange per la costruzione di una community nazionale di changemaker nel welfare culturale:

  • Master in Progettazione, sviluppo e conduzione di interventi di welfare culturale – 220 ore
  • Master in Progettazione di interventi di welfare culturale – 140 ore
  • Corso Alta Formazione Cultura e Salute Scenari, evidenze, impatti di welfare culturale – 60 ore

Il Master C&S si svolgerà dal 2 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022 in modalità blended: in digitale (con la possibilità di recupero lezione per gli assenti) e con 4 weekend in presenza in diverse città italiane (Torino, Milano e una città del Sud).

Le iscrizioni sono aperte fino al 30 ottobre 2021. Per tutte le informazioni (brochure informativa, programma didattico sintetico e calendario appuntamenti)

3. L’ASL Città di Torino, in collaborazione con il CCW-Cultural Welfare Center e con il contributo di DoRS, propone un corso on line dedicato a Salute e Cultura: l’altra dimensione della cura. Il corso è composto da una serie di webinar con l’obiettivo di presentare le esperienze culturali avviate o sostenute dall’Asl Città di Torino con partner istituzionali, fondazioni, associazioni durante la pandemia, in un contesto di grande collaborazione e empowerment con tutti i soggetti coinvolti finalizzati alla promozione della salute e all’efficacia di programmi integrati di welfare culturale.

La conoscenza e lo scambio di esperienze progettuali centrate sulle arti performative, cultura e natura sarà un’occasione per immaginare e proseguire con altri progetti che promuovano la qualità delle relazioni umane che si stabiliscono tra i professionisti e i pazienti e assistiti nel percorso di cura rendere sempre più efficace e umano il sistema salute.

I 5 webinar del corso si svolgeranno dal 25 ottobre al 15 novembre 2021. Le modalità di iscrizione sono indicate nella brochure.

4. La Società Italiana di Medicina Narrativa e il Gruppo Italiano Felicità e Salute Positiva, con il patrocinio di Aonia Edizioni, propongono 7 webconference sull’Arte Medica. La medicina, i suoi soggetti, i suoi argomenti, narrati attraverso il linguaggio delle arti figurative e della letteratura. ​

Raffaele Domenici condurrà i partecipanti in un viaggio storico che suggerirà chiavi di lettura del percorso evolutivo della medicina, leggendo il passato per interpretare e conoscere il presente.

Le 7 webconference si svolgeranno dal 15 ottobre 2021 al 22 aprile 2022 (nell’appuntamento del 18 febbraio 2022 sarà presente un contributo di DoRS). La partecipazione è gratuita, ma per iscriversi a tutto il ciclo o al singolo evento è necessario utilizzare il seguente link presente nella brochure.

MATERIALI

fonte: a cura di Claudio Tortone, Dors, Catterina Seia, Alessandra Rossi Ghiglione e Luca Dal Pozzolo, Commissione Scientifica e Coordinamento CCW-Cultural Welfare Center

 

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