CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA “SALUTOGENESI”: come rifiorire e prosperare…oltre la crisi

Il contesto
Il 17 e 18 giugno 2021 si è svolta la VI Conferenza Internazionale sulla Salutogenesi, organizzata dalla IUHPE – International Union for Health Promotion and Education, in collaborazione con l’Università di Girona, in continuità alla XI Conferenza Europea sulla Promozione della Salute del 15 e 16 giugno.

I due eventi si sono svolti in modalità on line, con la partecipazione di professionisti di varie provenienze, che hanno portato contributi significativi e innovativi a livello teorico e pratico: risultati di studi e ricerche, descrizione di interventi, proposte di orientamento verso un “pensiero salutogenico”, con un’attenzione alla giustizia sociale e alle disuguaglianze. Gli operatori di Dors hanno partecipato a varie sessioni della conferenza sulla salutogenesi, condividendo interessanti spunti di riflessione, corredati dalla sintesi dei contenuti emersi.

La salutogenesi è un modello di salute focalizzato sulla qualità della vita, per la quale la salute è una risorsa, che promuove la “ricerca di senso” per motivare il cambiamento. Comprendere e favorire i “processi salutogenici” vuol dire comprendere la creazione e il mantenimento dei fattori/strategie che proteggono la salute (in contrasto col modello medico classico che si concentra sui meccanismi di genesi delle patologie). Questo permette di orientare gli interventi con un approccio di “promozione” e verso un ampliamento di orizzonte teorico e metodologico: la salute mentale intesa come condizione indispensabile per il benessere psico-fisico-sociale, individuale e comunitario, da perseguire con una progettualità pro-attiva che superi la “classica” finalità della prevenzione delle malattie psichiatriche.

Sottotitolo della conferenza era: progredire/avanzare verso una società più “florida”, in riferimento ai recenti progressi della ricerca in ambito salutogenico e alle sue applicazioni volte al miglioramento delle condizioni di salute/vita delle popolazioni.

La finalità dichiarata era: riflettere sulle modalità di applicazione dei concetti della salutogenesi alla vita di ogni giorno, nella quotidianità, favorendo a livello individuale e comunitario strategie di apprendimento e sviluppo dei processi correlati.

La conferenza è stata anche un’occasione per esplorare i recenti progressi nella ricerca in educazione e promozione della salute, associata ai concetti salutogenici, e proporre una re-direzione della Sanità Pubblica basata su un pensiero salutogenico, per un’azione maggiormente coerente ed efficace.

Secondo Bengt Lindstrom, uno degli esperti presenti alla conferenza, infatti: …“la Sanità Pubblica ha molto da guadagnare dall’implementazione di strategie salutogeniche, fondamentalmente lavorando da una piattaforma di evidence e theory based, riorientando le sue azioni da una approccio più o meno totalmente legato al rischio verso un approccio basato sulle risorse” (Lindstrom B., 2017).

I contenuti principali

1. È stato esplorato e discusso il Senso di Coerenza (SoC – Sense of Coherence).
Concetto principale della teoria salutogenica, ha a che fare con la coerenza/integrità del Sè in un mondo multidimensionale e complesso, che comprende diversi sistemi di vita culturale, socio-relazionale, spirituale, ecc, e pertanto è fondamentale per sopravvivere. Ma più voci hanno dichiarato che […] “è necessario andare oltre la sopravvivenza”: rifiorire/crescere/prosperare, per poter parlare di promozione della salute.
Il percorso da avviare è provare a “dare valore” all’evento/agente stressante come “esperienza positiva” che consente di individuare/attivare le risorse per reggere (ad esempio la resilienza, le strategie di coping, …), al posto di “tenere fuori” o allontanare le esperienze negative (strategia dell’evitamento).

Una volta acquisito/costruito il proprio Senso di Coerenza, come si può supportarne o rinforzarne l’elasticità? Esistono da più di 20 anni dei training che sviluppano il potenziale delle persone, tra cui il SoC, per migliorare la partecipazione alla vita della comunità. Tale “formazione” non dovrebbe riguardare solo la salute, dovrebbe estendersi al miglioramento della qualità della vita, e ampliare l’obiettivo promuovendo la “crescita” personale a seguito di esperienze negative e la migliore qualità di vita possibile – come ci sta insegnando la recente pandemia di COVID-19, con la necessità di ri-adattarsi in funzione di una convivenza il più possibile “tollerabile” e “sostenibile”.

Dal punto di vista metodologico, gli interventi di promozione/rinforzo/ricostruzione del SoC mantengono un doppio focus sul modo in cui la persona concepisce il proprio mondo e vi si relaziona, e l’influenza esercitata dalla società/comunità.

2. Un SoC ben sviluppato consente di conoscere e comprendere le proprie risorse, orientarle, dotarle di senso.
Se ci chiediamo se e come gli individui agiscono può essere d’aiuto un nuovo modello, denominato Capability Approachin particolare con il concetto di Agency e dei suoi due livelli (autonomia e libertà) che  – considerati all’interno del contesto culturale, sociale, politico – possono spiegare il passaggio dal potenziale di risorse alle azioni concrete e orientate.

Il concetto di Agency – azione orientata verso uno scopo o obiettivo – può infatti spiegare come le persone “rifioriscono” o “crescono” e non solo “sopravvivono” o “recuperano”; fa parte di un innovativo modello teorico, che prende spunto da una base salutogenica con l’intento di rinforzarla e renderla maggiormente attuale e pratica. Un workshop è stato dedicato interamente a questo concetto nella prima giornata della conferenza.

3. Il Capability Approach (approccio basato sulle competenze/capacità) prende in considerazione le capacità delle persone, in termini di opportunità realistiche (ciò che vogliono e possono fare), mettendo l’individuo e la sua ricerca di una “vita di qualità” al centro del contesto.
Una “vita di qualità” riguarda le condizioni di salute fisica e mentale, rappresentate da un processo lungo e ciclico, correlate con la mobilitazione di risorse e l’individuazione di obiettivi individuali.

4. L’Agency ovvero l’Azione orientata verso un obiettivo.
Il concetto cardine di questo approccio teorico, si collega al concetto di “giustizia sociale” secondo cui ogni uomo/donna ha il diritto di vivere la vita che desidera e/o che ritiene più adatta a sé. Inoltre, può essere utilizzato all’interno di progetti/interventi, a partire dall’individuazione delle risorse degli individui, come queste vengono “governate”, e il senso che viene loro attribuito o potenzialmente attribuibile.

Un esempio di applicazione del Capability Approach è la promozione dell’attività fisica a scuola:

  • l’obiettivo è doppio: capire il contesto e le possibilità presenti in esso e comprendere le prospettive dei ragazzi in quello specifico contesto (il significato/valore attribuito all’attività fisica, il livello di importanza soggettiva), per ottenere un “cluster generale” delle idee di quegli adolescenti riguardo all’attività fisica, analizzate sotto forma di concetti e interazioni causali complesse, tali che “il mondo interiore si esprime e si declina nel mondo esterno
  • ciò vuol dire andare al di là dei comportamenti” osservati” e utilizzare un approccio di tipo narrativo con quegli adolescenti per approfondire il significato di concetti e azioni
  • il passo successivo consiste nel riflettere e individuare le Azioni (agency) per creare opportunità di fare attività fisica in quel contesto, lavorando sull’aumento di conoscenza e consapevolezza (significato delle azioni, mobilitazione risorse interne ed esterne) degli adolescenti e del contesto organizzativo in cui vivono.

5. Il modello salutogenico ha focalizzato le risorse/abilità di resistenza.
Le risorse/abilità generali riguardano l’intera comunità o società (ad esempio il supporto sociale in una situazione di difficoltà), mentre quelle specifiche riguardano l’individuo, e devono essere sviluppate/supportate in relazione a specifici gruppi di popolazione (gruppi fragili, ad es. persone con disabilità, con malattie croniche, disoccupati, ecc.)  e a specifiche azioni, anche al fine di favorire una crescita personale.

Sia le risorse generali (GRR – General Resistance Resources) sia quelle specifiche (SRR – Specific Resistance Resources) possono essere sviluppate attraverso i programmi di promozione della salute che, ad esempio, in situazioni di emergenza (suicidio di uno studente, gravidanza di alcune studentesse, ecc.) potrebbero prevedere lo sviluppo di competenze generalizzate per l’intera classe/plesso scolastico (partecipazione, impegno, comunicazione, ecc.) in parallelo ad azioni specifiche di supporto e/o rinforzo, di empowerment per il/la singolo/a studente/studentessa.

Tra le risorse specifiche di resistenza figura la resislienza, l’adattamento positivo/efficace in situazioni negative/difficili. È importante per rifiorire e crescere: l’incontro/superamento di eventi/agenti stressanti, può portare allo sviluppo di competenze di resilienza (superare gli stress in maniera positiva ci rinforza, soprattutto in virtù del fatto che molte situazioni negative non possono essere evitate).

Il report di sintesi

Durante la plenaria di fine conferenza il focus è stato la validità e applicabilità del modello salutogenico nel campo della promozione della salute:

  • la cornice salutogenica può, in maniera concreta, aiutare le persone a esplorare/comprendere il proprio concetto di benessere, e – in termini più macro – può collegare la salute con la giustizia sociale e i diritti umani, conferendo un taglio etico alla promozione della salute.
  • I risultati degli studi e delle ricerche svolte negli ultimi anni configurano la Salutogenesi come una prospettiva che promuove la salute mentale e le abilità di resistenza, che consente di aprire un focus in particolare sul benessere soggettivo in adolescenza, superando gli interventi di mera prevenzione per ridurre i sintomi di problemi psichici, da svolgersi nel contesto scolastico come setting preferenziale.

Alla luce di queste riflessioni/acquisizioni, il Gruppo di lavoro internazionale sulla salutogenesi, in seno alla IUHPE, ha dichiarato l’intenzione di scrivere un Position paper salutogenico, che proponga l’utilizzo di un vocabolario salutogenico per cambiare prospettiva (visione olistica) e passare dalla prevenzione alla promozione, attraverso “un processo generativo co-creativo di salute”. Il concetto di Agency – collegato al Senso di Coerenza – acquista importanza come modalità per attivare processi partecipativi (all’interno delle organizzazioni e della comunità) e per facilitare l’attenzione/l’impegno sull’inclusione, sulla lotta per i diritti sociali e contro le disuguaglianze, all’interno di progettualità in sinergia e intersettoriale (ambiente e salute, attività fisica e salute mentale, trasporti e benessere, ecc.).

Al fondo di questo articolo puoi leggere e scaricare il report di approfondimento sui contenuti e le considerazioni emerse durante alcune interessanti sessioni della conferenza sulla salutogenesi.

Sitografia e bibliografia

Pagina web dedicata alla XI Conferenza Europea sulla Promozione della Salute e alla VI Conferenza Internazionale sulla Salutogenesi – www.iuhpeconferences21.com/

Lindström B, Eriksson M. A cura di G. M. Masanotti. Salutogenesi. Una guida per promuovere la salute. Editore: Cultura e Salute Editore Perugia, 2018.
Questo testo è catalogato nella biblioteca di DoRS con n. 2510.

Lindström B. Cogliere l’opportunità – un approccio salutogenico alla Sanità Pubblica. Editoriale La Salute Umana n. 266, aprile – giugno 2017.

Simonelli I, Simonelli F. Atlante concettuale della salutogenesi: modelli e teorie di riferimento per generare salute, Milano, Franco Angeli, 2010. Leggi la recensione a cura di Dors.

fonte DORS a cura di Rita Longo con la revisione di Mara Grasso, Marina Penasso e Claudio Tortone – Dors

Foto articolo di Annie Spratt su Unsplash

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