Quando un influencer o un personaggio pubblico viene visto consumare o approvare prodotti non salutari, come cibi e bevande ricchi di sale, grassi e zuccheri, spesso provoca un effetto immediato sui suoi follower. Può, infatti, influenzare i loro comportamenti d’acquisto, gli atteggiamenti e le preferenze circa i prodotti. Anche una semplice azione di un personaggio famoso può avere un impatto significativo e pertanto non deve essere sottovalutata.
I grandi marchi spendono miliardi in pubblicità. Gli investimenti di marketing digitale per la promozione di prodotti non salutari continuano a crescere e si concentrano gran parte sul coinvolgere gli influencer affinché parlino e mostrino l’utilizzo, attraverso la vetrina dei social media, di prodotti di marca al fine di posizionarli e promuoverne l’acquisto. Questo campo è ancora altamente non regolamentato e l’industria ne sta approfittando per promuovere prodotti non salutari, a target di destinatari differenti, compresi bambini e giovani.
Tuttavia, esempi recenti di personaggi dello sport che rifiutano le bevande zuccherate mentre si rivolgono ai giornalisti hanno incontrato l’approvazione del pubblico, sia online che sui media tradizionali, ottenendo elogi per aver agito in favore di scelte più salutari. Ciò dimostra come i personaggi noti e gli influencer, specialmente quelli seguiti dai giovani, possono avere un impatto positivo e sfidare i messaggi pubblicizzati dai grandi marchi.
Fare la scelta più salutare non è sempre facile
“Per quanto piccole possano sembrare queste azioni, l’attenzione dei media che ne deriva dimostra il potenziale impatto che gli influencer possono avere sulla salute, incoraggiando comportamenti sani o non salutari”, ha affermato la dott.ssa Carina Ferreira Borges, capo ad interim dell’Ufficio europeo dell’OMS per la prevenzione e il controllo delle Malattie Non Trasmissibili.
Le bevande zuccherate giocano un ruolo importante nel consumo eccessivo di zucchero, che contribuisce all’insorgenza di malattie non trasmissibili (NCD), considerate la principale causa di morte in tutto il mondo e la prima causa di morte nella Regione Europea dell’OMS.
Vi è una crescente preoccupazione che l’assunzione di zuccheri liberi (o zuccheri aggiunti) – in particolare sotto forma di bevande zuccherate – aumenti l’apporto energetico complessivo e possa ridurre l’assunzione di alimenti contenenti calorie più adeguate dal punto di vista nutrizionale. Questo può portare all’adozione di una dieta non salutare, all’aumento di peso e all’aumento del rischio di obesità e malattie non trasmissibili, come le malattie cardiovascolari.
L’OMS raccomanda di ridurre il consumo di zuccheri aggiunti a meno del 10% dell’apporto calorico totale, sia negli adulti che nei bambini.
I bambini e i ragazzi sono particolarmente vulnerabili
L’obesità infantile è una sfida costante per molti paesi della Regione Europea dell’OMS. Ci sono robuste prove di efficacia che commercializzare cibi e bevande ricchi di grassi saturi, acidi grassi trans, zuccheri aggiunti o sale influenzi le conoscenze, gli atteggiamenti e le preferenze alimentari di un bambino.
L’OMS/Europa si sta impegnando a migliorare i metodi per monitorare e limitare il marketing digitale di prodotti non salutari per i bambini, anche coinvolgendo gli influencer. È fondamentale approfondire la questione per capire in che misura le attuali politiche siano adeguate per proteggere i bambini dall’inferenza del marketing commerciale.
Il sovrappeso e l’obesità nei bambini, così come le malattie non trasmissibili ad essi correlate, sono prevenibili se le scelte salutari sono anche scelte facili per tutti, a partire dall’infanzia.
“Dobbiamo assicurarci che diventi più facile per i genitori, e per coloro che si prendono cura dei bambini, essere ben informati sulle scelte più salutari e che queste siano ampiamente disponibili e convenienti. Abbiamo anche bisogno di maggiori restrizioni alla commercializzazione di prodotti non salutari, rompendo i legami con i contesti sportivi e i contesti in cui i bambini e i giovani potrebbero essere maggiormente esposti. Al centro di tutto questo c’è il diritto di scegliere, qualcosa che tutti sottoscriveremmo se le scelte delle persone non fossero condizionate da fattori consci e inconsci che influenzano il processo decisionale quando sono esposte a diverse pratiche di marketing, come l’influencer marketing. In quel contesto, gli influencer coraggiosi fanno un’enorme differenza quando scelgono di esporsi, in quanto sperimentano la stessa esposizione al marketing di prodotti non salutari come tutti noi“, ha concluso la Dott.ssa Ferreira Borges.
Un semplice gesto di fronte a una telecamera potrebbe rappresentare un momento spartiacque, in cui gli influencer non vengono più utilizzati solo per promuovere un prodotto, ma mettono in guardia anche dai suoi potenziali pericoli dimostrandosi responsabili e critici e svolgendo, quindi, un ruolo significativo nella promozione della salute.
Foto di Jana Sabeth su Unsplash
DOWNLOAD & LINK Articolo originale a cura dell’Ufficio Europeo dell’OMS per le MNT