Il modello triestino di salute mentale comunitaria è riconosciuto dall’OMS come standard mondiale per la psichiatria di comunità. Ha ispirato programmi in dozzine di paesi ed è un faro di speranza per medici, pazienti e famiglie ovunque. Tuttavia, Trieste, la città del nord Italia, è ora minacciata da un governo di destra che promuove la privatizzazione e lo smantellamento di quella che erroneamente percepisce come psichiatria politicamente di sinistra. Questo ricorda dolorosamente la distruzione della psichiatria di comunità negli Stati Uniti da parte del presidente Ronald Reagan nel 1980. Per chi non ha mai visto in azione il modello Trieste potrebbe sembrare troppo bello per essere vero. Come può un sistema di salute mentale aiutare i pazienti con condizioni gravi e croniche con così pochi ricoveri e così poco trattamento involontario?
Una volta ero tra i profondi scettici. Ma l’immersione durante cinque visite mi ha convinto che Trieste è il posto migliore al mondo per essere un paziente con un disturbo mentale, mentre le visite ai pazienti nelle carceri e per le strade degli Stati Uniti mi hanno convinto che gli Stati Uniti sono tra i peggiori. È sorprendente come si comportano bene i pazienti quando sono trattati bene a Trieste; quanto più diventano malati quando trascurati negli Stati Uniti.
L’approccio di Trieste si basa su quattro principi: i pazienti sono cittadini meritevoli di dignità e rispetto; ha un grande valore terapeutico includerli nelle attività quotidiane della città; il lavoro con la comunità crea un tessuto sociale inclusivo che accoglie i pazienti; e i pazienti funzionano meglio quando conserviamo la loro libertà e facciamo leva sui loro punti di forza.
Trieste promuove la salute mentale con la sua forte enfasi sulle relazioni interpersonali, il coinvolgimento della famiglia, il miglioramento delle condizioni di vita e le opportunità di lavoro e di socialità. Il trattamento involontario, l’isolamento e le porte chiuse vengono eliminati in un sistema che è marcatamente sollecito e invitante. La negligenza negli Stati Uniti permette ai sintomi acuti di diventare cronici, fa emergere i sintomi peggiori e promuove demoralizzazione e sfiducia.
Trieste un tempo aveva 1200 posti letto nell’Ospedale psichiatrico di San Giovanni per 240.000 abitanti; ora ha solo 6 posti nel servizio psichiatrico di diagnosi e cura nell’ospedale generale e 30 posti letto nei 4 centri di salute mentale nella città aperti 24h/7giorni. La deistituzionalizzazione è stata un brillante successo a Trieste perché i suoi servizi nella comunità si sono rivelati utili e realmente alternativi al precedente modello; è stato un triste fallimento negli Stati Uniti perché i nostri servizi per la comunità si sono rivelati carenti e poco accessibili. La chiusura del 90% dei letti ospedalieri negli Stati Uniti negli ultimi 60 anni ha portato alla vergogna nazionale di 600.000 pazienti con malattie mentali incarcerati o senzatetto.
Per funzionare bene, la chiusura dei letti deve essere accompagnata da un’apertura nella società. Trieste fornisce alloggi solidali; Centri di salute mentale comunitari aperti 24 ore su 24 e risposta alle crisi; cura della casa; circoli sociali; posti di lavoro retribuiti in aziende imprenditoriali create e gestite dal sistema di salute mentale di Trieste; opportunità ricreative; e l’aiuto dei servizi sociali per ottenere assistenza economica. Famiglie e amici vengono accolti in un ambiente dal design creativo e arredato con gusto. La piacevole atmosfera da club si sta normalizzando: di solito non puoi dire chi è un membro del personale, chi è un paziente, chi è un familiare o un visitatore. Riconoscendo che la ricreazione e il piacere sono una parte importante della vita, i centri sponsorizzano feste, viaggi, esercizi e laboratori artistici e teatrali. Il modello ha dimostrato il suo valore, sicurezza, praticità, accettazione da parte della comunità ed economicità.
I servizi comunitari seguono l’utente a casa, negli ospedali, nelle case di cura, nelle carceri e nelle strutture forensi. Con le visite a domicilio si conoscono le condizioni di vita, si mediano i conflitti con la famiglia o il vicinato, si somministrano farmaci e si accompagnano le persone secondo necessità alle agenzie governative o al posto di lavoro.
È crudelmente ironico che gli Stati Uniti siano stati i pionieri della migliore psichiatria di comunità e siano stati effettivamente un modello per Trieste. Dopo la sua elezione nel 1960, il presidente Kennedy agì sulla sua forte motivazione personale per migliorare la condizione delle persone con malattie mentali; sua sorella Rosemary aveva ricevuto un trattamento spaventoso. Il Kennedy’s Community Mental Health Centers Act ha finanziato programmi in ogni stato per soddisfare le esigenze dei pazienti dimessi da ospedali psichiatrici disfunzionali. Il denaro risparmiato dalla chiusura degli ospedali era destinato a fornire alloggio e cure alla comunità. Questa è stata l’ispirazione per Franco Basaglia, l’ideatore del modello Trieste, che ha trascorso 6 mesi negli Stati Uniti nel 1969 a studiare la deistituzionalizzazione e la psichiatria di comunità.
Che strano scherzo del destino che a Trieste sia sbocciata la migliore psichiatria di comunità del mondo proprio mentre gli Stati Uniti hanno smantellato quello che fino ad allora era stato il migliore. Quando Reagan ha definanziato i centri comunitari di Kennedy, hanno chiuso o sono diventati privati e hanno smesso di accettare persone con malattie gravi che non erano assicurate o costose da curare.
La psichiatria di comunità è economicamente vantaggiosa e l’eliminazione dei fondi si è rivelata molto costosa. Trascurare le persone con malattie mentali ha aumentato notevolmente i costi per polizia, carceri, ospedali, pronto soccorso, case di cura e servizi per i senzatetto. L’indifferenza alla sofferenza delle persone con malattie mentali non è solo disumana, ma ha conseguenze economiche disastrose.
Aver cura di Trieste non è solo una questione locale italiana; è il simbolo della di una psichiatria di comunità decente e di programmi di salute mentale capace di assicurare una buona vita alle persone con malattie mentali severe ovunque.
Fonte: Lancet Psychiatry, 14 luglio 2021 – FSM