La pandemia di COVID-19 ha colpito in modo sproporzionato le popolazioni migranti residenti nei Paesi dell’Unione europea (UE), dello Spazio economico europeo (SEE) e del Regno Unito, che hanno sperimentato una vasta gamma di effetti sia a livello sanitario che sociale. I dati raccolti mostrano che alcune comunità di migranti sono particolarmente esposte al rischio di infezione da SARS-CoV-2, con conseguenze sul numero di ricoveri e decessi: in Norvegia i migranti rappresentavano il 42% di tutti i casi (al 27 aprile 2020), in Danimarca il 26% (al 7 settembre 2020) e in Svezia il 32% (al 7 maggio 2020). Inoltre, studi condotti in Italia e in Spagna suggeriscono che i migranti hanno più probabilità di essere ricoverati rispetto alla popolazione residente. Alcune popolazioni migranti hanno subito maggiormente gli effetti negativi delle restrizioni e delle misure attuate per combattere la pandemia; inoltre, le restrizioni per i viaggi hanno avuto ripercussioni nei ricongiungimenti familiari e nei processi di asilo.
Per fare il punto sulla situazione il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), a giugno 2021, ha pubblicato il report “Reducing COVID 19 transmission and strengthening vaccine uptake among migrant populations in the EU/EEA” in cui presenta:
- i dati sull’impatto della pandemia di COVID-19 tra le popolazioni migranti di UE/SEE/UK
- i fattori di rischio e di vulnerabilità verso il COVID-19 delle popolazioni migranti
- alcune considerazioni utili a garantire un accesso equo alla vaccinazione anti COVID-19 attraverso l’identificazione dei successi, delle lezioni apprese e delle buone pratiche.
Alla stesura del documento ha partecipato anche l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il coinvolgimento di suoi ricercatori nell’advisory board del progetto.
Migranti e vaccinazione anti COVID-19
I dati attualmente disponibili sull’accesso alle vaccinazioni contro il COVID-19 sembrano indicare bassi tassi di copertura in alcuni gruppi di migranti e minoranze etniche dei Paesi UE/SEE. Tuttavia, la loro alta esposizione al virus rende necessario mettere in atto interventi mirati su questi gruppi. Al momento di decidere i gruppi prioritari per la vaccinazione anti COVID-19, dovrebbero essere presi in considerazione i migranti nei campi, nei centri di accoglienza e detenzione, nei rifugi per senzatetto e in altre strutture di aggregazione ad alto rischio.
Fonte: ECDC Infographic: Reducing COVID-19 transmission and strengthening vaccine uptake among migrants (3 giugno 2021)
Fonte: ECDC “Infographic: Findings on COVID-19 transmission and vaccine uptake among migrants” (3 giugno 2021)
Le strategie per ridurre la trasmissione e assicurare un accesso equo alla vaccinazione nelle popolazioni migranti nell’UE/SEE dovrebbero comprendere messaggi di sanità pubblica culturalmente e linguisticamente adeguati e mirati, creati con il coinvolgimento delle comunità migranti, la loro traduzione nelle lingue principali delle comunità migranti e una diffusione efficace. Inoltre, è necessario creare fiducia sui vaccini, contrastare la disinformazione attraverso la diffusione di informazioni solide e accurate, e raggiungere tutti i migranti, sia quelli che risiedono nei Centri di accoglienza e detenzione che quelli in comunità, indipendentemente dallo status giuridico, prendendo in considerazione anche i migranti irregolari, non ancora registrati nei sistemi sanitari.
È necessario inoltre migliorare la raccolta dati e sorveglianza sugli esiti, sui test e sulla diffusione della vaccinazione anti-COVID-19 nelle popolazioni migranti, con la condivisione dei dati in tutta la Regione, per sostenere lo sviluppo di strategie per ridurre la trasmissione e migliorare la copertura vaccinale.
- scarica il documento “Reducing COVID 19 transmission and strengthening vaccine uptake among migrant populations in the EU/EEA” pubblicato il 3 giugno 2021
- scarica le infografiche:
- Infographic: Findings on COVID-19 transmission and vaccine uptake among migrants
- Infographic: Reducing COVID-19 transmission and strengthening vaccine uptake among migrants
fonte: EpiCentro