Nell’ambito del Progetto CCM “Analisi delle attività della rete dei consultori familiari per una rivalutazione del loro ruolo con riferimento anche alle problematiche relative all’endometriosi”, coordinato nel 2018-2019 dal reparto Salute della Donna e dell’Età Evolutiva dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e configuratosi come un vero e proprio censimento nazionale, sono state raccolte informazioni dettagliate sulle attività svolte dai consultori familiari (CF) a livello regionale. All’indagine hanno partecipato i referenti di tutte le Regioni e Province Autonome (PA), 183 responsabili/coordinatori aziendali di 1703 sedi consultoriali e i referenti di 1557 sedi consultoriali. L’alto tasso di partecipazione all’iniziativa ha permesso di raccogliere dati rappresentativi di questo variegato mondo di servizi di prossimità, particolarmente preziosi in un momento storico in cui, anche a seguito della pandemia di COVID-19, l’organizzazione del territorio ha assunto un ruolo strategico nella programmazione sanitaria.
Con la scheda informativa del primo livello di indagine, destinata ai referenti regionali individuati dagli Assessorati regionali alla salute, sono state raccolte informazioni sugli assetti organizzativi dei servizi consultoriali, sulla presenza di programmazione, valutazione e integrazione delle attività svolte dai consultori a livello regionale. Con la scheda informativa del secondo livello di indagine, destinata ai responsabili/coordinatori aziendali dei servizi consultoriali, sono state raccolte informazioni sulle attività di coordinamento relative ai CF, sull’integrazione con gli altri sevizi socio-sanitari presenti sul territorio e la comunità e sulle attività di programmazione e valutazione. Con la scheda informativa sul terzo livello di indagine, destinata ai referenti delle singole sedi di CF, sono state raccolte informazioni sulla rilevazione di aspetti strutturali, organizzativi e di attività dei consultori, comprese le attività svolte nell’ambito dei programmi strategici previsti dal Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI).
Per facilitare un’analisi comparata delle diverse realtà regionali prese in esame, i risultati dei tre livelli di indagine sono stati elaborati e descritti facendo riferimento a una cornice interpretativa unica e omogenea. A tal fine, le sintesi sono state arricchite di una parte descrittiva di contesto, che include i principali atti normativi locali che hanno regolamentato la storia dei CF nelle singole Regioni e PA, a partire dalla loro istituzione nel 1975. La descrizione dello stato dell’arte dei servizi consultoriali è stata organizzata utilizzando una serie di indicatori arricchiti da rappresentazioni grafiche che forniscono una chiave di lettura e di interpretazione dei risultati immediata e specifica per ogni Regione.
Le sintesi regionali sulle attività dei consultori sono frutto dell’elaborazione dei dati raccolti dalle indagini condotte tra il 2018 e il 2019 nell’ambito del progetto CCM i cui risultati preliminari sono stati presentati in occasione del Convegno di fine progetto tenutosi in ISS nel dicembre 2019. La sfida più impegnativa ha riguardato la difficoltà di descrivere la grande eterogeneità di questi servizi che, nonostante una legge istitutiva nazionale, hanno risentito fortemente di normative e servizi sanitari regionali con architetture organizzative, gestionali e funzionali molto diverse tra loro di cui si è tenuto conto nel disegno dell’indagine.
Consulta le sintesi dei risultati regionali di:
Consulta e scarica anche la “Descrizione delle voci della sintesi e definizioni operative degli indicatori” (pdf 873 kb).
Il background di riferimento
Dall’istituzione dei CF, quasi 40 anni fa, l’ISS ha guardato con continuità e grande attenzione a questi servizi socio-sanitari che hanno saputo anticipare una visione innovativa del concetto di salute e della sua promozione che, a distanza di pochi anni, sarebbe stata ripresa e diffusa a livello internazionale dai contenuti della Carta di Ottawa. Ancora oggi, questi servizi di base e di prossimità con la comunità e i cittadini a tutela della salute della donna, degli adolescenti e della famiglia, basati sull’approccio olistico alla salute, la multidisciplinarietà e l’integrazione con gli altri servizi socio sanitari, hanno un ruolo di straordinaria attualità per la sanità pubblica, anche grazie alla loro capacità di intercettare i nuovi bisogni di una società in continuo cambiamento.
Il reparto Salute della Donna e dell’Età Evolutiva dell’ISS, istituito proprio in quegli anni, ha visto intrecciare la propria storia con quella dei consultori. A fianco dei tanti professionisti che vi operavano, l’ISS è stato promotore attivo e co-protagonista di attività programmatiche volte ad interpretare operativamente i principi istitutivi di questi servizi dall’identità forte e originale. Due le pietre miliari che sanciscono l’inizio di questo percorso di collaborazione attiva: la nascita del sistema di sorveglianza dell’interruzione volontaria di gravidanza istituito grazie alla lungimiranza e alla determinazione di Simonetta Tosi (Ricercatrice del CNR e collaboratrice dell’ISS) e il POMI promosso e reso operativo grazie alla passione e all’impegno di Michele Grandolfo (Direttore del reparto per molti anni), attività poi prese in carico da Angela Spinelli (Direttrice del CNaPPS). Importante anche l’attività formativa organizzata dall’ISS per centinaia di professionisti impegnati nei consultori, con una metodologia innovativa capace di legare la teoria alla pratica attraverso il disegno e la conduzione di indagini campionarie sul proprio territorio volte a produrre conoscenza utile all’azione, in particolare per la promozione dell’appropriatezza dell’assistenza al percorso nascita.
La storia dei consultori non è stata lineare nel tempo e nello spazio e già dagli anni Novanta si è assistito a una progressiva riduzione delle sedi e del personale dedicato, a fronte del riconoscimento del loro ruolo insostituibile per la prevenzione e promozione della salute anche da parte di agenzie internazionali come l’OMS e l’UNICEF. A livello nazionale le istituzioni hanno dimostrato interesse per questi servizi territoriali unici nel panorama italiano. La necessità della loro riqualificazione e potenziamento è stata infatti richiamata dai nuovi Livelli essenziali di assistenza nel 2017 e dai Piani Nazionali “Fertilità” e “Infanzia e adolescenza” oltre che dal bando CCM 2017 del Ministero della Salute che ha promosso e finanziato il progetto CCM.
L’invito rivolto ai lettori è di non tralasciare di leggere la sintesi di ogni singola Regione per ricostruire l’insieme delle molteplici potenzialità di questi servizi. L’auspicio è che questi risultati possano promuovere il benchmarking e il coinvolgimento delle parti interessate a livello nazionale, regionale e locale contribuendo a individuare opportunità di miglioramento dei CF e delle reti assistenziali territoriali in ambito socio-sanitario.
- La pagina di Epicentro dedicata ai risultati dell’indagine 2018-2019 sui CF
- La pagina dedicata ai materiali del convegno “I Consultori Familiari a 40 anni dalla loro nascita tra passato, presente e futuro” che si è svolto all’ISS il 12 dicembre 2019
- La pagina pubblicata su EpiCentro ad aprile 2010 dedicata a “Il percorso nascita nella prospettiva del Progetto obiettivo materno infantile” (POMI)
fonte: EpiCentro