LICENZIAMENTI, SICUREZZA, APPALTI: riprende la mobilitazione del sindacato

Cgil, Cisl e Uil in presidio a Roma.

Landini: “Dobbiamo riprenderci le piazze. Adesso si decide il futuro del Paese”. Le parole di Sbarra e Bombardieri. Sui licenziamenti: “Non ci fermeremo”

Dobbiamo proseguire la nostra mobilitazione, nei luoghi di lavoro, nei territori. È venuto il momento. Riprendiamoci le piazze, la democrazia è fatta anche di proposte e di conflitto”. Con queste parole Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha concluso il suo intervento a piazza Montecitorio, nel corso della manifestazione di Cgil, Cisl e Uil oggi a Roma. La mobilitazione deve proseguire contro la sospensione del blocco dei licenziamenti, sul tema degli appalti, e sul diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro. “Il tema che noi mettiamo al centro, la ragione fondamentale per cui siamo qui oggi – ha detto Landini -, è la tutela del lavoro, la formazione di nuovo lavoro per i giovani, per le donne”. Ma “il vero obiettivo che deve essere realizzato è un lavoro che permette  di vivere dignitosamente”. “Il nostro Paese ha una grande opportunità, che viene dalla possibilità di investire molti miliardi”, ma “ci sono cose che ancora non funzionano, se si vuole impedire che le persone che vanno al lavoro rischino di non tornare a casa. La questione centrale e la prevenzione: investire e fare assunzioni, e fare formazione”. Occorrono quindi “soggetti che sappiano controllare. In Italia ci sono 4 milioni di imprese, ma gli addetti ai controlli possono controllare al massimo 15 mila imprese”.

“Siamo qui a suonare la campanella a un governo che in questi tre mesi si è alternato nel dialogo e nel confronto con noi con luci e ombre, poche luci”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, nel suo intervento alla manifestazione a piazza Montecitorio. Sbarra ha spiegato che il sindacato ha apprezzato il Patto per la Pa, l’accordo di aggiornamento del protocollo sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’accordo sulla vaccinazione nei luoghi di lavoro, il Patto per la scuola: “tutti segnali positivi”. “Ma non ci convince – ha proseguito – l’atteggiamento del governo di queste ore che si assume la responsabilità di portare in Cdm un decreto che conferma al 30 giugno l’uscita da blocco dei licenziamenti: dobbiamo opporci, quella norma va cambiata, perché non sono venute meno le ragioni che un anno fa hanno dato luogo al blocco”.

Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dal palco: “È una vergogna, è una strage, è un’emergenza nazionale. Continuiamo a dire no alle morti sul lavoro”. Bombardieri ha citato gli ultimi dati Inail, l’incidente alla funivia, la ragazza morta a Prato e i braccianti agricoli di Latina drogati per non sentire la fatica: “Cosa aspettano il governo e le controparti a intervenire? Ci dicono che sono tutti d’accordo. Allora lanciamo una proposta alle associazioni datoriali: buttateli fuori. Fuori chi viola le leggi sulla sicurezza, altrimenti vale la logica del profitto a qualsiasi costo, anche a costo della vita”. Insomma non bisogna dare soldi pubblici ” chi uccide lavoratori”.

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vedi anche:  CISL Manifestazione a Piazza MonteCitorio

 

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