TECNOLOGIE DI COMUNITÀ: (ri)costruire relazioni usando i canali e gli strumenti del digitale

Il manuale “La scala e il tempio” vede il contributo di diversi autori: psicologi, media educator, ricercatori, educatori, che dai loro differenti punti di vista trattano il tema delle Tecnologie di Comunità(TdC) come tipologia di intervento che utilizza i media digitali per aumentare l’empowerment delle persone, rafforzare le relazioni e costruire capitale sociale all’interno delle comunità, declinate in quattro ambiti chiave: la scuola (comunità di sapere), il territorio comunità di cittadinanza), l’azienda (comunità di produzione) e il web (comunità di partecipazione).

Il libro è organizzato in tre macro sezioni:

1) SFONDI In questa sezione è definita la cornice concettuale entro cui si inserisce il lavoro di progettazione e intervento nell’ambito delle Tecnologie di Comunità. Si esplorano i concetti di società e di comunità e la loro evoluzione nel tempo, in modo particolare che cosa è cambiato con l’avvento del web e dei media digitali, in termini di costruzione delle relazioni, di modalità di comunicazione e informazione, di rapporto con il corpo e dell’immagine di sé.

2) METODO La seconda parte del manuale descrive il metodo delle Tecnologie di Comunità, disegnando il ciclo di vita di un progetto di TdC costituito dalle segeuenti fasi principali: accesso e contatto; ingresso ed esplorazione; sviluppo e partecipazione; condivisione; valutazione.

Nell’ambito delle tecnologie di comunità la tecnologia, grazie al metodo distintivo, si configura come un dispositivo che svolge una funzione di catalizzatore di socialità e di relazioni e favorisce lo sviluppo di un processo partecipativo funzionale al rafforzamento dei legami sociali di una comunità e delle connessioni tra i membri” (1)

Un progetto di tecnologie di comunità si propone non tanto di fornire servizi specifici, ma di modificare in positivo i contesti relazionali e di vita delle persone all’interno di un territorio o gruppo sociale” (2)

Nella sezione si definiscono gli attori principali coinvolti in un progetto di TdC (ricercatori, operatori, tutor di comunità, comunità) e le caratteristiche del dispositivo tecnologico che svolge due ruoli, quello di oggetto di lavoro del progetto e quello di nodo della rete di relazioni all’interno della comunità.

3) TECNICHE E STRUMENTI L’ultima sezione del libro è dedicata alla descrizione di cinque tecniche e strumenti utili nei progetti di TdC che ruotano intorno ad altrettante parole chiave: accompagnamento; narrazione, linguaggi, attivazione comunitaria, contratto. I singoli concetti (e le tecniche e gli strumenti associati) sono declinati in diversi ambitI: educativo, di promozione della salute, performativo e socio-culturale. Ogni concetto è trasferito nella pratica attraverso la descrizone di un’esperienza o di un progetto di TdC che ha adotattato una particolare tecnica e/o strumento.

Il manuale “La scala e il tempio” offre una ricca panoramica di spunti e esempi pratici di come si possa “costruire comunità attraverso la tecnologia, massimizzando quello che la tecnologia consente dal punto di vista della (ri)costruzione dei legami e minimizzando quello che invece potrebbe allontanarli e dissolverli”. (3)

(1) pag.84, (2), pag.88, (3) pag.202

[Pier Cesare Rivoltella, La scala e il tempio. Metodi e strumenti per costruire comunità con le tecnologie”, FrancoAngeli, 2021]

fonte: DORS a cura di E. Tosco, Dors

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