PNRR INVIATO ALLA COMMISSIONE EUROPEA: finanziamenti e misure per Sociale e Sanità. Cgil, Cisl, Uil rivendicano confronto. Sindacati Pensionati: su non autosufficienza segnale positivo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato  e inviato alle Camere il nuovo testo del PNRR, da presentare entro il 30 aprile all’Unione Europea:

Il PNRR approvato dal Parlamento (pdf)

Le risorse disponibili per il PNRR sono 191,5 miliardi (RRF: Recovery e Resilience Facility) a cui aggiungere 30,6 miliardi dal Fondo complementare stanziato dal Governo. In totale sono a disposizione 222,1 miliardi quasi tutti da impiegare entro il 2026. Vi sono anche risorse ReactEU, 13 miliardi, da impiegare entro entro il 2023.

Il PNRR contiene 6 Missioni articolate in 16 Componenti: TABELLA 1.2 PNRR (pdf)

Per la Missione 6 SALUTE (pdf) sono confermate le risorse già assegnate con la precedente versione del PNRR: si tratta di 15,63 miliardi di RRF a cui bisogna aggiungere 2,89 miliardi dal Fondo complementare e 1,71 miliardi da ReactEU, per un totale di 20,22 miliardi, assegnati a due Componenti e ai relativi Investimenti:

–> Missione 6 Salute Componente 1 TABELLA 1 M6C1: “Reti di prossimità, Strutture e Telemedicina per l’assistenza sanitaria Territoriale”: 7 miliardi  a cui aggiungere 1,50 mld da ReactEU e 0,50 mld da Fondo complementare.

–> Missione 6 Salute Componente 2 TABELLA 2 M6C2: “Innovazione Ricerca e digitalizzazione SSN” (ospedali, FSE …): 8,63 miliardi a cui aggiungere 0,21 mld da ReactEU e 2,39 mld da Fondo complementare.

Anche per la Missione 5 INCLUSIONE SOCIALE, per le Componenti strettamente Sociali (C2 e C3) (pdf) le risorse rimangono, pur con qualche variazione significativa di destinazione, quelle assegnate dalla precedente versione del PNRR: circa 12 miliardi, assegnati a due Componenti C2 e  C3 e ai relativi Investimenti:

Missione 5 Sociale Componente 2 TABELLA M5C2 “Infrastrutture sociali, coesione, famiglie comunità e terzo settore”: 11,17 miliardi

Missione 5 Sociale Componente 3 TABELLA M5C3 : parte degli “Interventi speciali per la coesione territoriale” : 1,13 miliardi

Da segnalare, in particolare:

–> l’impegno da parte del Governo di presentare una Riforma con una Legge nazionale sulla Non Autosufficienza e investimenti per il sostegno alla vita indipendente, la riqualificazione e la riconversione delle RSA a favore dell’assistenza domiciliare, ecc. – organizzati in modo integrato fra le Missioni 5 Sociale (componenti 2 e 3) e 6 Salute (Componente 1) che non erano previsti nelle precedenti bozze.

–> lo spostamento di risorse, nella Missione 6C1 a favore del Progetto per l’Assistenza Domiciliare Integrata (che aumenta passando da 1 a 4 miliardi), con corrispondente riduzione delle risorse per i Progetti “Case della Comunità” (che passa da 4 a 2 miliardi) e “Strutture intermedie” (che passa da 2 a 1 miliardo).

–> l’annuncio di una Riforma con un Decreto per la definizione di standard e requisiti organizzativi per la Rete dei servizi territoriali.

–> alcuni obiettivi (in M6C1): di attivare n. 1.288 Case della Comunità in cui operano tutti i professionisti della Salute (sociali e sanitari), la presa in carico del 10% della popolazione ultra 65enne con una o più patologie croniche o non autosufficienti, di attivare n. 602 Centrali Operative Territoriali (una in ogni Distretto) per coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi, di attivare n. 381 ospedali di comunità (da 20 – 40 posti letto a gestione prevalentemente infermieristica).

–> la componente M6C2 (8,63 miliardi) destina gran parte dei finanziamenti agli ospedali (5,69 miliardi per innovazione tecnologica e messa in sicurezza), e 1,67 miliardi per il completamento del Fascicolo Sanitario Elettronico.

–> Per l’attuazione del PNRR è prevista il coordinamento MEF, una “cabina di regia” e un monitoraggio con il coinvolgimento delle Istituzioni territoriali e di “rappresentanti del partenariato economico e sociale”.

Cgil, Cisl e Uil chiedono che le sei missioni, le sedici componenti e le tre azioni trasversali, diventino oggetto costante di confronto preventivo e di monitoraggio della “Governance partecipata” con il coinvolgimento sostanziale e non formale del Sindacato Confederale

 

Pnrr, Sindacati pensionati: un primo segnale positivo verso una legge sulla
non autosufficienza

 

 

 

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