Fornire indicazioni precise agli operatori sanitari impegnati nella gestione dei migranti durante tutte le fasi del percorso di accoglienza: è questo l’obiettivo della linea guida “Controlli sanitari all’arrivo e percorsi di tutela per i migranti ospiti nei centri di accoglienza” (pdf 3,7 Mb) realizzata nell’ambito di un accordo di collaborazione tra l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp), l’Istituto superiore di sanità (Iss) e la Società italiana di medicina delle migrazioni (Simm). Gli obiettivi dell’accordo sono quelli di:
- concorrere alla composizione del quadro conoscitivo per la definizione di politiche pubbliche inerenti alla salute dei migranti, attraverso la produzione di documenti di indirizzo evidence-based rivolti ai decisori a supporto delle scelte di programmazione sanitaria
- elaborare e diffondere evidenze clinico-organizzative sui modelli e sui percorsi di presa in carico del paziente immigrato, nell’ottica di migliorare l’efficacia e l’appropriatezza dell’assistenza socio-sanitaria alle popolazioni migranti.
L’esigenza di produrre un tale documento nasce per rispondere alle seguenti criticità:
- elevata incertezza e discrezionalità nell’effettuazione di controlli sanitari sui migranti al momento dell’arrivo e nelle diverse fasi del percorso di accoglienza
- necessità di individuare condizioni patologiche a maggior rischio per la sanità pubblica su cui concentrare eventuali attività di screening
- necessità di un ridimensionamento dell’allarmismo sociale rispetto al rischio di potenziali epidemie.
La linea guida è stata sviluppata con l’ausilio di un panel multidisciplinare e multiprofessionale di 21 esperti, scelti in rappresentanza delle principali società scientifiche interessate, di istituzioni sanitarie nazionali e internazionali e di associazioni di migranti e mediatori culturali in sanità.
I temi indagati
Sono state prese in considerazione 15 patologie/condizioni e, per ognuna, sono state ricercate le migliori evidenze presenti nella letteratura scientifica internazionale. I 15 quesiti proposti affrontano le seguenti tematiche:
- triage all’arrivo
- visita medica
- tubercolosi (Tb)
- malaria
- Hiv
- Hbv (virus dell’epatite B)
- Hcv (virus dell’epatite C)
- infezioni sessualmente trasmissibili (Ist)
- parassitosi intestinali
- diabete
- anemie
- ipertensione
- carcinoma cervice uterina
- gravidanza
- vaccinazioni
Per la formulazione dei quesiti è stato seguito lo schema Pico (population, intervention, comparison, outcome):
- popolazione – migranti, profughi, richiedenti protezione internazionale
- intervento/confronto – strategie a confronto (screening vs ricerca attiva di segni e sintomi)
- outcome – identificazione precoce di malattia, infezione o condizioni particolari (gravidanza).
Indipendentemente dalle procedure e dai test raccomandati, il documento sottolinea la necessità di porre attenzione alla dimensione linguistica e socio-relazionale nei diversi setting di intervento, attraverso l’adattamento dei contenuti e della forma dei messaggi ai sistemi culturali di riferimento delle persone. È necessario, inoltre, che il personale sociosanitario venga adeguatamente formato all’approccio transculturale e riceva supporto psicologico per gestire situazioni emotivamente stressanti.
Lo schema che segue restituisce in forma sinottica le principali indicazioni contenute nelle raccomandazioni, in riferimento alle strategie da adottare per l’identificazione precoce dei bisogni di salute dei migranti. Queste indicazioni, modulate sulle tre fasi del percorso di assistenza/accoglienza, sono mirate alla rilevazione di segni e sintomi suggestivi di specifiche condizioni morbose, e all’identificazione dei soggetti asintomatici da sottoporre a screening. In particolare, lo schema riporta riferimenti specifici ai criteri epidemiologici e/o di esposizione a fattori di rischio che di volta in volta delimitano il target della sorveglianza sanitaria.
Soccorso e prima assistenza | Prima accoglienza | Seconda accoglienza | |
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Finalità del controllo sanitario | Valutazione medica iniziale:
presenza di segni e sintomi indicativi di condizioni cliniche che necessitano di assistenza sanitaria in emergenza/urgenza |
Visita medica:
rilevazione di dati anamnestici e ricerca attiva di segni e/o sintomi suggestivi di specifiche condizioni morbose |
Presa in carico sanitaria:
interventi di prevenzione primaria (vaccinazioni) e di prevenzione secondaria che prevedano la ricerca attiva di malattie, anche in forma subclinica, attraverso il ricorso a specifiche procedure di screening |
Anamnesi | Anamnesi personale e familiare per malattie croniche e/o infettive, anamnesi farmacologica, allergie a farmaci, traumi, gravidanza | ||
Presenza fattori di rischio per Hiv, Hbv, Hcv, Ist (pregresse trasfusioni, tossicodipendenza, partner sessuali multipli, abusi sessuali, contatti di caso) | |||
Esame obiettivo | Rilevazione di segni e/o sintomi:
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Rilevazione di segni e/o sintomi:
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Test di screening | Screening:
emocromo su tutti i migranti inserimento delle donne di età 25-49 anni nei programmi territoriali di screening per il carcinoma della cervice uterina
Criterio epidemiologico (alta endemia) e/o esposizione a fattori di rischio:
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Vaccinazioni | Bambini (0-14 anni) mai vaccinati o con documentazione incerta
Vaccinazioni secondo il calendario nazionale vigente, in rapporto all’età
Adulti con storia vaccinale incerta o assente:
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- scarica la linea guida completa “I controlli alla frontiera La frontiera dei controlli. Controlli sanitari all’arrivo e percorsi di tutela per i migranti ospiti nei centri di accoglienza” (pdf 3,7 Mb)
- leggi l’articolo “Health assessment for migrants and asylum seekers upon arrival and while hosted in reception centres: Italian guidelines” pubblicato a marzo 2021 su Health Policy
fonte: EpiCentro