PRESA IN CARICO DEI MINORI MIGRANTI: la formazione del personale sanitario, educativo e sociale

L’assistenza ai minori migranti e la formazione del personale sanitario necessitano di interventi in grado di fronteggiare le sfide e le problematiche organizzative legate a una corretta gestione dei bisogni e delle vulnerabilità individuali.

In alcuni casi l’assistenza sanitaria è infatti frammentata, genera ostacoli all’accesso soprattutto ai minori con basso livello di alfabetizzazione sanitaria, e non considera il percorso migratorio e i vissuti delle popolazioni. In questo contesto, la formazione gioca un ruolo chiave nello sviluppo della competenza culturale per orientare pianificazione, contenuti e metodologie. È necessario un approccio transculturale per promuovere le competenze chiave affrontate nella formazione pre-service e in service di tutto il personale sanitario, educativo e sociale. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità a supporto del progetto europeo EU-VET realizzato attraverso una serie di focus group per esplorare le percezioni di alcuni degli attori chiave direttamente coinvolti nell’assistenza e nella presa in carico dei minori migranti.

Quattro le aree su cui ci si è concentrati durante gli incontri:

  • i bisogni bio-psico-sociali
  • la presa in carico
  • le barriere all’assistenza
  • i bisogni formativi dei professionisti e le metodologie formative ritenute più efficaci.

I risultati dell’indagine sono disponibili nell’articolo “Taking care of minor migrants’ health: the professionals’ perception and training needs” pubblicato sugli Annali dell’Istituto Superiore di Sanità.

Contesto

In Italia e in Europa il numero di minori migranti non accompagnati risulta elevato. Per la loro vulnerabilità e bisogni specifici, la presa in carico potrebbe essere una sfida per i professionisti e le professioniste sanitarie e sociali. Strategie di comunicazione efficaci come ad esempio la mediazione culturale e l’interpretazione, la conoscenza del viaggio, dei vissuti e del background culturale dei migranti, sono sempre più necessarie per garantire un’adeguata presa in carico. I professionisti e le professioniste sanitarie riconoscono la necessità di conoscenze e abilità specifiche quando si prendono cura delle persone migranti e spesso la loro formazione è insufficiente o non specifica. La formazione nel campo della competenza culturale consente una maggiore comprensione del contesto psicosociale nell’assistenza alle persone migranti perché rappresenta “un processo di apprendimento multidimensionale che integra le abilità transculturali in dimensioni cognitive, pratiche e affettive che mirano a ottenere un’assistenza culturalmente congruente”. Quando si prendono cura delle popolazioni migranti, i professionisti sanitari devono affrontare diverse sfide: aspettative diverse, difficoltà di comunicazione e di creazione di un rapporto di fiducia, una mancanza di formazione specifica e sistemi organizzativi e di gestione dell’assistenza non sempre adeguati.

Risorse utili
l’articolo “Taking care of minor migrants’ health: the professionals’ perception and training needs pubblicato sugli Annali dell’Istituto Superiore di Sanità (pdf 310 kb).
il sito di EU-VET-CARE

 

fonte: EpiCentro

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