Il “Rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero (SDO) relativo all’Anno 2019”, pubblicato il 18 gennaio 2021 dalla Direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute mostra che il livello di completezza raggiunto dalla rilevazione delle attività di ricovero è pari a 99% per tutte le strutture ospedaliere italiane, di cui 99,8% per le strutture pubbliche, 99,3% per gli istituti privati accreditati e 90,8% per quelle non accreditate. Il 97% delle Schede di dimissione ospedaliera (SDO) contengono un codice identificativo anonimo corretto. Rispetto all’anno precedente, la qualità della compilazione è migliorata, con una diminuzione della percentuale di errore pari a oltre 5 punti percentuali.
Il numero di dimissioni totali è stato pari a 8.537.262 di cui il 95% in attività per acuti, il 4% in attività di riabilitazioni e l’1% in attività di lungodegenza. Dei 7.754.530 ricoveri per acuti, il 77% è avvenuto in regime ordinario e il 33% in regime diurno per un totale di 46.701.186 giornate di ricovero di cui l’81% in regime ordinario.
La degenza media è pari 7 per i ricoveri per acuti e 2,5 per i diurni. Il numero medio di diagnosi compilate è pari a 2,5 per i ricoveri in regime ordinario e 1,6 per quelli in diurno, per le procedure è di 3,1 in ordinario e 2,4 in diurno.
La categoria più numerosa, esaminando le dimissioni in regime ordinario per MDC (Major Diagnostic Category), è quella costituita dalle malattie e disturbi del sistema cardiocircolatorio (14,3% del totale), seguita dalle malattie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo (13,2) e dalle malattie e disturbi dell’apparato respiratorio (10%).
La mobilità interregionale si attesta all’8% per i ricoveri in regime ordinario e al 9,5% per quelli in regime diurno. Dei 340.381 ricoveri in riabilitazione, il 92% in regime ordinario e l’8% in regime diurno per un totale di 8.609.684 giornate di ricovero di cui l’81% in regime ordinario. La mobilità interregionale si attesta al 15,9% per i ricoveri in regime ordinario e al 10,8% per quelli in regime diurno.
La spesa complessiva per il 2019 ammonta a circa 28,4 miliardi di euro, di cui circa 26 miliardi di euro per i ricoveri per acuti (il 91% per i ricoveri in regime ordinario), circa 2 miliardi per i ricoveri in riabilitazione (96% per i ricoveri in regime ordinario) e circa 350 milioni per i ricoveri in lungodegenza.
Dati 2019 e dati 2018 a confronto
Confrontando i dati del 2019 con quelli dell’anno precedente emerge una generale diminuzione delle dimissioni, pari al 1,7, diminuisce l’attività per acuti in regime ordinario e diurno (-2,2 e -0,8), mentre aumenta la riabilitazione in regime diurno (+0,5) e lungodegenza (+1,5).
Per quanto riguarda le giornate di degenza vi è una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente (-1,2) ma, mentre diminuiscono quelle in regime acuto (ordinario -1,5 e diurno -2,5), aumentano le giornate di degenza in riabilitazione in regime ordinario (+3,9) e in lungodegenza (+2,0).
Anche il tasso di ospedalizzazione per acuti, standardizzato per età e sesso, si contrae rispetto all’anno precedente passando da 120,5 a 117,9 dimissioni per 1000 abitanti, diviso in 90,1 in regime ordinario e 27,8 in regime diurno. Il trend del tasso di ospedalizzazione, standardizzato per età e sesso, conferma il calo avvenuto a partire dal 2010, anno in cui si registrava un tasso di ospedalizzazione complessivo apri a 171,8 per mille abitanti nel 2010 (nel 2019 il tasso complessivo è pari a 123,9).
(fonte: EpiCentro)
I materiali sul sito del Ministero della Salute: