PIANI POTENZIAMENTO SANITÀ TERRITORIO, FINANZIAMENTO INSUFFICIENTE E RITARDI DELLE REGIONI: la Corte dei Conti in audizione sul ddl Bilancio

“Le difficoltà riconducibili all’emergenza sanitaria ancora in atto limitano significativamente la leggibilità del quadro entro cui si iscrive la manovra per il prossimo triennio. In essa convivono le esigenze poste dal sostegno da assicurare ai settori produttivi e ai cittadini colpiti dalla crisi con quelle, egualmente importanti, di consentire la definizione di un ambiente favorevole ad un recupero di adeguati livelli di crescita”. E’ quanto si legge nella Memoria sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 (A.C. 2790)” presentata dalle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti alle Commissioni riunite Bilancio di Camera dei deputati e Senato della Repubblica.

Per quanto riguarda la sanità … va osservato che con le risorse disponibili per il prossimo anno, pur significativamente potenziate, le regioni dovranno far fronte rispetto a quanto precedentemente previsto, sia alle occorrenze relative al personale e alle Usca di cui era stato finanziato il costo solo per il 2020, sia alle misure introdotte con il d.l. 34 per il potenziamento dell’assistenza territoriale e ospedaliera che, come si è visto, erano state finanziate integralmente solo per il 2020.

Naturalmente nella valutazione del fabbisogno sanitario va considerato che lo stato di attuazione delle misure avviate nei mesi scorsi è ancora parziale. A fine ottobre solo 13 regioni avevano presentato un piano per la revisione dell’assistenza territoriale prevista dall’articolo 1 del decreto-legge 34/2020 (e a cui sono riferibili circa 734 milioni). Il Ministero della salute aveva predisposto una griglia di valutazione inviata alle Regioni per il monitoraggio dei piani affidandone il compito ad un gruppo di lavoro appositamente istituito presso AGENAS.

Limitata era anche l’attuazione dei piani regionali per il recupero delle liste d’attesa (d.l.104/2020). … leggi tutto il capitolo sulla sanità 

N.d.R. Nella Tabella che segue (Corte dei Conti) è evidente che nell’anno 2021, per effetto dei Decreti Covid (DL 18/2020 e DL 34/2020 in particolare) la spesa autorizzata per il SSN è di 2.038 milioni contro un incremento del finanziamento di 945 milioni. Inoltre va rilevato che l’art. 77 del ddl Bilancio AC 2790 autorizza un’ulteriore spesa di 1.310 milioni per la proroga delle misure disposte con il DL 18/2020 per il reclutamento di personale (Tabella A ddl: 1.100 milioni) e per le USCA (Tabella B ddl: 21O milioni). Quindi complessivamente la spesa autorizzata da coprire è di 2.403 milioni. Il ddl Bilancio dispone un aumento per 2.010 milioni ma 1.010 milioni risultano vincolati (per misure art. 73, 74, 75, 76). Pur considerando che parte della spesa per la proroga delle misure del DL 18/2020 potrebbe essere coperta dalle Regioni con le risorse già stanziate per il 2020 ma non ancora spese (come autorizza a fare l’art 77 del ddl Bilancio), l’incremento necessario del FSN per coprire l’intera spesa autorizzata del 2021 non è sufficiente. 

scarica la memoria della Corte dei Conti 

 

fonte: Corte dei Conti

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