In seguito alla riunione del 18 novembre, il “Coordinamento REMS/DSM” e l’“Osservatorio sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, sulle REMS, per la salute mentale” hanno inviato un Appello alle Istituzioni
al Presidente del Consiglio dei Ministri,
al Ministro della Salute,
al Ministro della Giustizia,
al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome,
Al Presidente ANCI
Al Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale
Al Portavoce del coordinamento dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale
Migliaia di persone, pazienti e loro familiari, operatori della Sanità e della Giustizia, sono coinvolti nel processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), disciplinato da ultimo con la legge 81/2014, la cui origine trova fondamento nella legge 180/1978 che ha eliminato l’istituto dell’internamento in manicomio.
In relazione alla pandemia da Covid 19, il Coordinamento REMS/DSM e l’Osservatorio sul superamento degli OPG, sulle REMS, per la salute mentale, alla luce della ricerca effettuata nella prima fase[1], al fine della piena tutela della salute di ospiti e professionisti chiedono alle SS.LL che di concerto, vengano intraprese e facilitate le seguenti azioni:
- a) Piano di prevenzione e protocolli per la gestione della pandemia da Covid 19 predisposto da ogni REMS/DSM e validato dalla Azienda Sanitaria/Regione nei quali vengano definiti le misure di prevenzione, la dotazione e l’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale, predisposta la diagnostica per l’accesso e il regolare monitoraggio di utenti e professionisti, i Percorsi per le persone con sospetto o covid positive con la possibilità del Direttore della REMS di collocazione in idonei ambienti di cura o accoglienza anche all’esterno della REMS e successiva informativa dell’Autorità Giudiziaria. Particolare impegno dovrà essere dedicata alla valutazione dei rischi di contagio e alla psicoeducazione degli ospiti per la corresponsabilità.
- b) Al fine di assicurare il distanziamento ed una maggiore disponibilità di stanze singole per eventuale isolamento, si chiede di procedere alla rapida dimissione, sulla base di PTRI, degli ospiti delle REMS e di tutte le Residenze mediante dispositivi urgenti adottati con udienze a distanza straordinarie. A questo proposito, particolare attenzione va riservata alle persone con alto rischio da Covid 19 per le quali vanno adottate misure di prevenzione, protezione e dimissione anche temporanea con affidamento della persona ai Dipartimenti di Salute Mentale e Servizi Sociali di competenza con PTRI e in contesti che abbiano “valenza REMS”.
- c) Al fine di garantire le persone e i loro diritti, compreso quello di relazione e all’affettività, dovranno essere assicurati in tutte le REMS strumenti per l’effettuazione regolare di videochiamate, telefonate ed altre forme di comunicazione con le persone significative nel caso, per le misure anti Covid vengano sospese o ridotte le visite. Queste, con l’adozione tutte le misure di sicurezza, andranno mantenute il più possibile. Lo stesso per l’effettuazione delle attività abilitative, le visite di ministri di culto, volontari, avvocati. Per i soggetti in ingresso potrà essere utilizzato il tampone antigenico rapido.
- d) Garantire le udienze a distanza ed ridurre gli ingressi riducendo il ricorso a misure di sicurezza detentive provvisorie ed attuare nella collaborazione tra magistratura e dipartimenti di salute mentale ogni sforzo per la prevenzione delle misure detentive secondo quanto previsto dalla legge 81/2014. Rivedere la lista di attesa per le REMS togliendo da questa i soggetti già adeguatamente curati. Sostenere i percorsi territoriali delle persone con misure della libertà vigilata. Promuovere la costituzione di Tavoli gestionali regionali.
- e) Ridurre l’affollamento degli Istituti di Pena e delle Articolazioni Tutela Salute Mentale con particolare attenzione alle persone con elevato rischio da Covid 19 e i soggetti autori di reati connessi all’uso di sostanze mediante un lavoro congiunto di magistratura, DAP, UEPE, DSM e) Dotare i DSM di risorse di personale e finanziarie straordinarie urgenti (50 milioni di euro) nel periodo dicembre 2020-giugno 2021 per Budget di Salute da utilizzare per la formazione- lavoro, l’abilitazione all’abitare e la socialità creando così percorsi di inclusione sociale delle persone, alternativi alle REMS. Favorire nella programmazione regionale la trasformazione delle REMS e valorizzazione delle esperienze degli ospiti con un’adeguata attenzione della politica e dei garanti.
Infine, il coordinamento REMS/DSM e l’Osservatorio:
- ribadiscono la necessità di rispettare i presupposti per il funzionamento delle Rems, fissati dalle vigenti norme, in particolare l’esecuzione dei PTRI, in specie nelle Rems, nel territorio di appartenenza del paziente e il rispetto del numero massimo di ospiti ricoverabili stabilito per ciascuna Rems;
- sollecitano con la massima urgenza la riattivazione dell’Organismo nazionale di monitoraggio sul superamento degli OGP composto dai Ministeri della Salute e della Giustizia, dalla Magistratura, dalla Conferenza delle Regioni, dall’Anci e dalle associazioni della società civile da anni impegnate in questo delicato processo.
18.11.2020
[1] Pellegrini P., Paulillo G., Pellegrini C., Barone R., Cecconi S. Primi risultati del questionario sulle Residenze per la Esecuzione delle Misure di Sicurezza (R.E.M.S.) al tempo del Covid-19, SOS Sanità 20/2020 http://www.sossanita.org/archives/10140
fonte: Osservatorio stopopg