DIPENDENZE RIDUZIONE DEL DANNO, CHIUDE IL DROP IN DI COLLEGNO: l’appello della Società Civile

PuntOFermo, il drop in di Collegno, non deve chiudere! I servizi di Riduzione del danno sono servizi essenziali!

Dal 9 novembre 2020 il Servizio Drop In “PuntOFermo” di Collegno sarà chiuso.

E’ attivo da 15 anni sul territorio della ASL Torino 3, una lunga e importante storia di accoglienza e sostegno a chi consuma droghe, di riduzione dei danni e limitazione dei rischi a favore dei consumatori e della comunità locale.

Questa chiusura, proprio nel periodo di nuova allerta per la pandemia da Covid19, rischia di lasciare sole persone che vivono spesso in situazione di grande fragilità e maggiormente esposte a rischi per la salute: come molte ricerche e linee guida internazionali hanno dimostrato in questi mesi, i servizi di RdD sono necessari e essenziali ancor più in questo momento, perché sono presidi sul territorio, sono servizi di prossimità, sanno incontrare popolazioni spesso lontane dagli altri servizi, sanno operare non solo nel campo del consumo di sostanze, ma si dimostrano adeguati ed efficaci anche per la promozione e la tutela della salute dei propri utenti.

Ora più di prima, i servizi di Riduzione del danno sono  servizi essenziali!

Proprio in Piemonte, la Regione che, per prima, ha formalmente adottato i Livelli Essenziali (LEA) della Riduzione del Danno, indicando i drop  in tra i servizi prioritari, avviene che, già dal 2009, una lunga serie di sciagurate scelte aziendali – mancato turnover, tagli drastici a monte ore dedicati, ridimensionamento del numero di educatori, mobilità verso altri servizi – si sia abbattuta sul Drop in PuntOFermo, uno di quei servizi territoriali di cui, di contro,  tanto si invoca il potenziamento e la valorizzazione.

Chiediamo ai vertici aziendali e a quelli regionali di garantire al servizio le risorse necessarie e mantenerne l’apertura.

Ricordiamo che:

  • i drop in sono servizi essenziali, LEA a cui i cittadini hanno diritto, come disposto dalla DGR regionale del D.G.R. 12 Aprile 2019
  • in un momento come questo, di massimo rischio per la salute, il venir meno di un presidio territoriale capace di promuovere prevenzione, informazione e tutela della salute di chi è più esposto, è un rischio che le persone che usano droghe e le comunità sociali non devono e non possono correre
  • per mantenere le attività di base del servizio, sebbene ridimensionate, sarebbero sufficienti due educatori: la RdD è un approccio i cui costi sono contenuti e, di contro, i benefici sia sul breve che sul medio e lungo periodo sono importanti, sotto il profilo della salute delle persone e dei costi sociali e

Più in generale, rivolgiamo all’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, che è responsabile della implementazione e della copertura dei LEA, la pressante richiesta di agire con urgenza e dare corso a quanto prevede la citata DGR, con atti chiari e vincolanti per tutte le aziende.

A un anno e mezzo dall’approvazione dei LEA della Riduzione del Danno, infatti, non è seguito un intervento deciso in questa direzione, lasciando un territorio regionale segnato da troppe disuguaglianze in termini di diritto alla salute e della sua esigibilità da parte dei cittadini.

COBS-Coordinamento Operatori servizi a Bassa Soglia del Piemonte, Ass. Isola di Arran, Forum Droghe, ITARDD-Rete Italiana Riduzione del Danno; Comunità San Benedetto; CNCA Nazionale; CNCA Piemonte e Liguria; Cooperativa Sociale Il Pane e le Rose onlus; ITANPUD; Chemical Sisters; LILA Nazionale; CGIL.

pdf Appello PuntOFermo Collegno

fonte: Fuoriluogo

Print Friendly, PDF & Email