LAVORARE, È UNA PAROLA: un alfabeto corale a cinquant’anni dallo Statuto dei lavoratori

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Il libro a cura di Altero Frigeri e Roberta Lisi

«La crisi avrà un impatto enorme, accelerando le trasformazioni in corso. E aumenterà le disuguaglianze. È vero infatti l’opposto del sentimento che ha accompagnato l’arrivo del virus, l’idea cioè che fosse la famosa livella che mette tutti sullo stesso piano. Non è così: proprio la lotta alle disuguaglianze dovrà essere la stella polare. Ecco perché sarà su una nuova centralità dei concetti di “lavoro” e di “sociale” che si dovrà ricostruire». Enrico Letta

Le voci:

Michele Mezza, Algoritmo

Matteo Maria Zuppi, Bergoglio

Susanna Camusso, Carta dei diritti

Adriano Giannola, Deserto Sud

David Sassoli, Europa

Valerio De Stefano, Fabbrica

Bruno Anastasia, Generazione non lavoro

Paolo Scarcella, Handicap

Donatella Di Cesare, Immigrati

Claudio Treves, Jobs Act

Riccardo Realfonzo, Keynesiano

Raffaela Milano, Lavoro minorile

Paolo Borrometi, Mafia, no grazie!

Giulio Marcon, Nuovo sviluppo

Marco Craviolatti, Orario

Michele Raitano, Pensioni

Marco Omizzolo, Quarto stato

Antonio Boccuzzi, Rls

Andrea Ranieri, Sapere operaio

Laura Pennacchi, Tavolo di crisi

Antonio Pizzinato, Unità

Carlo Smuraglia, Valore lavoro

Anna Italia, Women

Emanuele Macaluso, Zenit

A cinquant’anni dallo Statuto dei lavoratori, il diritto al lavoro è più che mai la base di ogni altro diritto fondamentale. Un diritto messo sempre più a dura prova dalla realtà, non ultima la pandemia che, insieme agli effetti immediati e disastrosi che produce, impone una vera e propria rivoluzione al modo di concepire il lavoro. La garanzia occupazionale appare un simulacro, di fronte alle tante aziende che chiudono per spostare altrove la produzione o contrarla, e le lotte che portarono alla legge sembrano affievolite dal venir meno dell’unità sindacale e dallo sfaldarsi della classe operaia. Tutele più fragili, dismissioni di interi settori produttivi, forme di sfruttamento, aumento della disoccupazione, morti sul lavoro sono solo alcuni dei fenomeni che corrodono le fondamenta di quel diritto. In questo volume alcune delle voci più autorevoli della cultura, dell’economia, del diritto e della politica delineano un nuovo alfabeto del lavoro, dando concretezza e senso a una parola spesso abusata e travisata. Dietro ogni termine scelto c’è la riflessione su un aspetto cruciale: oggi non si può ragionare di lavoro senza porre al centro la crisi ambientale, la sicurezza e le nuove malattie professionali, i movimenti migratori, la conciliazione del lavoro femminile con i compiti di cura e la maternità, la disabilità, l’intelligenza artificiale, l’arretratezza del Mezzogiorno. È nel lavoro, nel lavoro tutelato, che cerchiamo una realizzazione materiale e morale. Eppure è proprio nel lavoro che spesso incontriamo lo sfruttamento e la negazione dei diritti fondamentali.

AUTORI

Altero Frigerio, giornalista professionista, ha sempre lavorato nel campo della comunicazione e dell’informazione istituzionale, politica e sociale, alternando esperienze nel mondo della radiofonia (da Radio Città Futura a Italia Radio) con quelle nella carta stampata. Ha diretto per lunghi anni «Il Salvagente» e dal 2008 al 2019 RadioArticolo1. Con Roberta Lisi e Fabrizio Rufo ha curato il libro La salute, tra scienza e politica (2016), che raccoglie gli scritti di Giovanni Berlinguer di cui è stato collaboratore e infine assistente parlamentare a Bruxelles.

Roberta Lisi, giornalista con interessi nel campo della comunicazione politica ed economica, è attenta alle tematiche dell’emancipazione femminile. Ha collaborato alla stesura dell’«Agenda ottomarzo», al bimestrale di critica letteraria 280 Lavorare, è una parola femminile «Legendaria» e al mensile «Noi donne» e ha pubblicato Il tempo della maternità (1993). Collaboratrice fissa del settimanale «Il Salvagente», dal 2012 è nella redazione di RadioArticolo1 curando gli speciali, le dirette e gli approfondimenti sull’attualità. È iscritta all’Asp, l’Associazione della stampa parlamentare.

fonte: ed. Donzelli

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