FONDI EUROPEI PER LA RIPRESA, LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA: le prime proposte del Governo per #NEXTGENERATIONITALIA

Presentato dal Governo il documento “LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA”

Le sei missioni per l’utilizzo dei finanziamenti europei del Recovery Fund sono:

1. Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo
2. Rivoluzione verde e transizione ecologica
3. Infrastrutture per la mobilità
4. Istruzione, formazione, ricerca e cultura
5. Equità sociale, di genere e territoriale
6. Salute

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Ndr: Cifre riferite alle singoli Missioni ufficialmente  nel documento del Governo non vengono indicate. Nelle bozze pubblicate da Astrid (VEDI) risulta che sarebbero assegnati circa 68 miliardi alla sanità, di cui oltre la metà per gli ospedali.

Vedi anche: L’intervento del Ministro Speranza in audizione alla Camera sul Recovery Fund


Di seguito un estratto  dal documento “LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA

la missione 6. Salute

Per la missione che riguarda la Salute, il PNRR indirizzerà risorse per il rafforzamento della resilienza e della tempestività di risposta del sistema sanitario alle patologie infettive emergenti gravate da alta morbilità e mortalità, nonché ad altre emergenze sanitarie. Questo obiettivo sarà raggiunto innanzitutto attraverso lo sviluppo della sanità di prossimità e una più forte integrazione tra politiche sanitaria, politiche sociali e ambientali al fine di favorire un’effettiva inclusione sociale.
Si investirà nella digitalizzazione dell’assistenza medica ai cittadini, promuovendo la diffusione del fascicolo sanitario elettronico e la telemedicina. Uno specifico investimento sarà prontamente avviato nell’ambito della cronicità e delle cure a domicilio, per superare le attuali carenze del sistema delle Residenze Sanitarie Assistenziali e dei presidi sanitari nelle aree rurali e marginali del Paese, in conformità alla Strategia Nazionale delle Aree Interne.
Un contributo importante sarà offerto anche dal sostegno alla ricerca medica, immunologica e farmaceutica. Anche nel settore dell’assistenza medica e dei servizi di prevenzione saranno introdotte tecnologie digitali. In questo contesto, le politiche di valorizzazione del personale sanitario assumono un’importanza cruciale.

la missione 5. Equità sociale, di genere e territoriale

In relazione al raggiungimento dell’equità sociale, di genere e territoriale, l’Italia deve intensificare l’impegno ad eliminare le disparità di genere nel mondo del lavoro e nella vita sociale, un problema strutturale che ci colloca agli ultimi posti in Europa da molti punti di vista, con particolare riferimento al tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro.

Più in generale, le disuguaglianze di reddito e ricchezza si sono fortemente accentuate negli anni successivi alla crisi finanziaria globale, così come sono cresciuti gli indici di povertà assoluta e relativa. Permangono e si sono ampliate notevoli disparità a livello territoriale in termini di reddito, occupazione, livelli di scolarizzazione.
È indispensabile evitare che tali disparità si aggravino in conseguenza della pandemia.

Gli effetti economici della pandemia potrebbero incidere negativamente anche sulle dinamiche occupazionali, già caratterizzate da una forte precarizzazione del lavoro e da alti tassi di disoccupazione concentrati soprattutto in alcune categorie di persone (giovani e donne) e in determinati territori.
Per accompagnare la modernizzazione del sistema economico del Paese e la transizione verso una economia verde e digitale sarà fondamentale prevedere un forte sostegno alla creazione di posti di lavoro e forme adeguate di tutela del reddito, specie durante le transizioni occupazionali. Un ruolo importante sarà rivestito dalle politiche di formazione dei lavoratori e dei cittadini inoccupati, volte all’acquisizione di nuove competenze e dalla promozione del lifelong-learning. Il PNRR prevede anche un investimento finalizzato al rafforzamento delle politiche attive per il lavoro, finora carenti, e dell’occupazione giovanile.
A questi interventi, si accompagneranno misure di contrasto al lavoro sommerso e di maggior tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La pandemia ha drammaticamente evidenziato la necessità di implementare gli interventi in tali settori.
Negli ultimi anni le politiche sociali e di sostegno della famiglia sono state notevolmente rafforzate, ma è necessario inserirle in un quadro organico e coerente per migliorare la coesione sociale, la solidarietà intergenerazionale e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. È, inoltre, importante migliorare la qualità della vita quotidiana anche attraverso la rigenerazione e la riqualificazione del tessuto urbano, soprattutto periferico, valorizzando il ruolo della cultura per l’inclusione e il benessere sociale, e delle aree interne, attuando riforme e investimenti anche nel campo dell’Istruzione e della Sanità.
Nell’ambito di questa missione, il Governo prevede di adottare un ampio spettro di interventi, che includono misure fiscali (Piano per la Famiglia-Family Act raccordato con la riforma dell’IRPEF), politiche attive del lavoro e politiche di coesione territoriale e sociale (attuazione del Piano Sud 2030 e della Strategia Nazionale delle Aree Interne e rigenerazione e riqualificazione dei contesti urbani e borghi rurali).
Con riguardo alla parità di genere, il Governo prevede di adottare un ampio ventaglio di misure, per ridurre i divari che purtroppo ancora permangono nel nostro Paese. Questa azione porterà anche degli effetti positivi a lungo termine sulla crescita economica e sulla coesione sociale. La dimensione di genere, inoltre, sarà tenuta in debita considerazione in tutte le azioni da realizzare nell’ambito del PNRR, anche grazie all’introduzione di un’adeguata “valutazione di impatto sul genere”.
Un’attenzione particolare sarà riservata all’empowerment femminile (in termini di formazione, occupabilità ed autoimprenditorialità), anche con progetti volti a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di categorie fragili (sia con misure fiscali che con investimenti “sulla cura”), a incentivare le capacità imprenditoriali attraverso la costituzione di un Fondo per le micro e piccole imprese femminili. L’indipendenza economica costituirà anche il pilastro per sostenere le donne vittime di violenza, attraverso l’introduzione di misure a loro riservate (es. microcredito di libertà, creazione di una Rete di Imprese contro la Violenza).

In tema di formazione, un’attenzione particolare sarà posta alla promozione delle materie STEM e delle materie finanziarie per le bambine e le ragazze, al fine di abbattere alcuni stereotipi di genere, promuovendo l’accesso a carriere maggiormente qualificate e remunerative in linea con la transizione digitale e green.

Il documento è stato elaborato dopo le indicazioni espresse dal comitato interministeriale per gli Affari Europei con le Linee Guida per i Piani di utilizzo dei Fondi europei per affrontare e superare la crisi determinata dall’emergenza Covid19.

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