ABOLITO IL SUPERTICKET SULLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE AMBULATORIALI: dal 1 settembre non si pagano più i 10 euro per ricetta

Dal 1 settembre 2020 è abolito il superticket di 10 euro in cifra fissa per ricetta sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali.

La legge di Bilancio 2020 (Legge 160/2019 art. 1 commi 446 e 447) ha destinato finanziamenti aggiuntivi per compensare le minori entrate dovute all’abolizione del superticket, pari a 185 milioni per l’anno 2020 e a 554 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021, aumentando di conseguenza il livello del FSN.

C’è da ricordare che per la Corte dei Conti le entrate da superticket sono state inferiori a quelle stimate, scrive infatti nel Rapporto di coordinamento 2020 che erano previste “maggiori entrate per € 828 milioni, ma in base ai dati rilevati con la tessera sanitaria (nel 2016), la quota fissa riscossa era di poco inferiore alla metà (€ 413,7 milioni)”.

In questi anni diverse regioni avevano rivisto il sistema della compartecipazione sulle prestazioni sanitarie, rimodulando gli importi dei ticket e le esenzioni, ma non avevano potuto abolire del tutto il superticket (si veda anche il Rapporto Ticket Gimbe 2020) e comunque dovevano prevedere entrate alternative per compensare eventuali riduzioni o variazioni nella sua applicazione.

La Corte dei Conti, nel Rapporto 2020 sul coordinamento della finanza pubblica, segnala i valori delle entrate da ticket nel 2019 (in euro):

Prestazioni specialistiche: valore 1.295,4
Pronto Soccorso valore 46,3 milioni
Altre prestazioni: valore 12,3 milioni
Ticket regionali sui farmaci: valore 1.573,2 milioni.
TOTALE: valore 2.972,1 milioni

Nella pagina web del Ministero della Salute sono riportate le informazioni sulle esenzioni dal ticket come disciplinate dalle norme nazionali. Tuttavia il sistema delle esenzioni e le modalità di applicazione dei ticket varia da regione a regione.

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