INDAGINE DOXA, EMERGENZA COVID-19: gli italiani tra fragilità e resilienza finanziaria

La crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria del COVID-19 ha interessato fortemente le famiglie italiane, anche più di quelle di altri paesi europei, dove il contagio è rimasto più contenuto o dove le misure governative di distanziamento sociale sono state meno ispirate alla prudenza e al contenimento della trasmissione del virus (1). Oltre a diverse situazioni patrimoniali e reddituali, le famiglie europee si distinguono anche per il diverso livello di competenze finanziarie che, come ampiamente testimoniato da una vasta letteratura, hanno un ruolo nevralgico nell’indirizzare i comportamenti degli individui e aiutano a tutelarsi anche da eventuali emergenze economiche (2).

A fine 2019, le famiglie italiane stavano ancora tentando di risollevarsi dagli effetti della crisi finanziaria del 2008, e da quella del 2011 del debito sovrano. La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane in rapporto al reddito disponibile restava ancora inferiore al dato del 2007 (3) , pur rimanendo elevata nel confronto internazionale, in particolare a causa del basso livello dell’indebitamento.

Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (di seguito Comitato), alla fine del suo primo triennio di mandato e alla vigilia della definizione di un nuovo Programma di attuazione della Strategia nazionale (4) per il prossimo triennio, ha deciso di condurre un’indagine che cogliesse gli effetti economici dell’emergenza COVID-19, la condizione finanziaria delle famiglie prima e dopo l’inizio della pandemia, la loro resilienza finanziaria (ad es. in termini di cuscinetto finanziario e di reti di assistenza) e di collegare questi aspetti al loro livello di alfabetizzazione finanziaria. Nelle fasi di condizioni economiche avverse, la diffusione di adeguate competenze finanziarie, assicurative e previdenziali risulta ancora più importante per consentire agli individui di fare scelte economiche consapevoli: da quelle prese quotidianamente, come redigere un bilancio per le entrate e le uscite, a quelle che riguardano un orizzonte temporale di breve periodo, come avere la liquidità sufficiente per far fronte a eventi inattesi, fino a decisioni di più lungo periodo, come la scelta di assicurarsi o di aderire ad un fondo pensione, o l’impiego del proprio risparmio.

Di seguito vengono illustrati i risultati preliminari dell’indagine elaborati dall’istituto di ricerca DOXA, che è stata incaricata dal Comitato dello svolgimento della rilevazione campionaria attraverso la somministrazione di un questionario elaborato dal Comitato stesso.

Nel primo paragrafo sono fornite informazioni sulle modalità di raccolta dei dati e sul campionamento, nel secondo vengono specificati gli obiettivi dell’indagine, nel terzo e nel quarto la fragilità e la resilienza delle famiglie, prima e dopo l’inizio dell’emergenza sanitaria e il conseguente confinamento obbligatorio (lockdown).

Nel quinto paragrafo vengono esaminati gli strumenti di resilienza a disposizione delle famiglie, come ad esempio gli interventi del Governo e le competenze finanziarie. Conclude il rapporto il paragrafo sesto con alcune riflessioni finali del Comitato.

…scarica l’indagine

1 Nel primo trimestre del 2020 il PIL italiano si è ridotto del 5,3% rispetto al trimestre precedente a fronte di un calo medio pari al 3,6% nell’area dell’euro. Inoltre, per il nostro paese, che ha adottato misure di contenimento dell’emergenza sanitaria molto stringenti, il Fondo Monetario Internazionale stima un calo del PIL nel 2020 pari al 12,8% a fronte di una media dell’area euro del 10,2%.
2 Cfr. Report OECD/INFE 2020 International Survey of Adult Financial Literacy.
3 Cfr. capitolo 8 della Relazione annuale sull’anno 2019, Banca d’Italia, maggio 2020.
4 Cfr. per approfondimenti sulla Strategia nazionale e il Programma consultare: http://www.quellocheconta.gov.it/it/chisiamo/
strategia-nazionale/.

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