Il diritto alla salute può essere definito, nello stesso tempo, come il più importante e il più fragile tra tutti i diritti sociali.
Il più importante: se scaviamo dietro alle parole fino a far emergere, seguendo Capograssi, l’esperienza che le persone concretamente fanno del diritto alla salute, l’affermazione diventa evidente.
Dietro alle poche parole della norma dell’art. 32 della Costituzione, che possono essere pronunciate anche senza battere ciglio, troviamo infatti esperienze drammatiche e delicatissime, rispetto alle quali non è possibile la medesima indifferenza.
Sono piuttosto un pugno nello stomaco, se consideriamo che tra queste esperienze può esserci quella di un padre di un piccolo bambino cui viene diagnosticato un tumore e sperimenta tutta la straziante impotenza di non riuscire a guarirlo; quella di un madre che viene ricoverata in condizioni gravissime in un pronto soccorso per un incidente e si trova a lottare tra la vita e la morte; quella di un anziano che, ancora dominato da una febbre di vita, finisce preda dell’acuirsi di una malattia cronica che lo paralizza in un letto.
Basta una breve riflessione per comprendere come gli esempi potrebbero continuare a lungo, confermando, per la drammatica intensità delle situazioni, che questo è il più importante tra i diritti sociali. Non cade a caso il detto popolare: “se c’è la salute c’è tutto”.
Ma nello stesso tempo è il più fragile …LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO (pdf)