Il consumo di prodotti del tabacco (da fumo e non da fumo) è tuttora nel nostro Paese la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile.
In Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti l’anno, con oltre il 25% di questi decessi compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Per quanto riguarda il carcinoma polmonare, una delle principali patologie fumo correlate, nel nostro Paese la mortalità e l’incidenza sono in calo tra gli uomini ma in aumento tra le donne, per le quali questa patologia ha superato il tumore allo stomaco, divenendo la terza causa di morte per neoplasia, dopo il tumore al seno e al colon-retto.
La prevenzione e la cura del tabagismo sono obiettivi prioritari da perseguire attraverso misure efficaci (interventi normativi, attività di educazione e promozione della salute, sviluppo di metodologie e farmaci per favorire la cessazione, ecc.) per ottenere una progressiva diminuzione dei consumi, la riduzione della prevalenza dei consumatori e la
conseguente riduzione delle gravissime patologie correlate.
Si tratta obiettivi difficili da raggiungere, che devono essere perseguiti non solo dal Ministero della Salute, ma dal Governo nel suo complesso, affinché i diversi molteplici interessi correlati ai prodotti del tabacco non prevalgano sulla tutela della salute,
fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, come sancito dall’Articolo 32 della Costituzione della Repubblica …leggi il Rapporto Prevenzione e controllo del tabagismo (maggio 2020)
fonte: Ministero della Salute