SALUTE A CIELO APERTO: la natura bene prezioso per la salute fisica e mentale

Il verde che fa bene

Tra le sfide che le città devono affrontare nel post emergenza covid 19, vi è conciliare la riapertura delle aree verdi con l’opportunità di offrire a tutti i cittadini ‘nuovi’ spazi aperti da vivere, nel rispetto di nuove regole di accesso e fruizione.

I parchi naturali e i grandi parchi pubblici cittadini mettono a disposizione tanti spazi verdi per passeggiare, praticare sport, per realizzare anche attività culturali e ricreative, come spettacoli teatrali, cinematografici, concerti all’aperto.
Attività che si possono organizzare rispettando le norme di sicurezza necessarie per tutelare la salute di tutti, contingentamento del numero di persone, distanziamento fisico [1], …, ma che al contempo – proprio perché si svolgono all’aria aperta – permettono di riappropriarsi più facilmente del proprio tempo libero, dei contatti sociali e di riannodare i fili degli affetti.

I parchi naturali e i grandi parchi pubblici cittadini possono:

  • tutelarci da diversi punti di vista, da quello ambientale a quello della salute, del benessere
  • contribuire alla ripresa del benessere psicofisico migliorando la qualità della vita
  • far ripartire alcuni settori come turismo e spettacolo, con i dovuti accorgimenti e il senso di responsabilità di ciascuno di noi.

Il sistema dei parchi nella sua articolazione (nazionali, regionali, aree marine,…) costituisce inoltre un modello di riferimento per lo sviluppo sostenibile [2].

Per facilitare decisori e tecnici nella scelta e nel finanziamento di attività di riorganizzazione e promozione del patrimonio verde urbano – con un’attenzione particolare alla promozione della salute e del camminare all’aperto – abbiamo organizzato una breve raccolta di studi e approfondimenti, pubblicati tra febbraio e maggio 2020, che portano il punto di vista dei settori: Salute Pubblica, Ambiente, Pianificazione Urbanistica e Sport.

Si tratta di risorse gratuite, disponibili sulle pagine web di siti autorevoli, che ricordano a decisori e tecnici quanto camminare sia – specialmente nel contesto sociale odierno – un fattore di prevenzione, di promozione della salute, di ripresa anche economica e un investimento intersettoriale.

Il punto di vista della Salute Pubblica

“Probabilmente l’attività fisica e l’esercizio fisico non sono il nostro primo pensiero da quando viviamo la pandemia di covid-19, impegnati come siamo a proteggere noi stessi, le nostre famiglie e le nostre comunità. Eppure dovremmo dargli spazio, perché l’attività fisica quotidiana è una preziosa risorsa per prevenire i contagi da covid-19 e per proteggere la qualità della nostra vita” [3]. Inizia così il contributo: Physical activity can be helpful in the coronavirus pandemic di Sallis J F, psicologo della salute, e Pratt M, medico di medicina preventiva, dell’Università della California, San Diego, diffuso recentemente dalla Società Internazionale per l’Attività fisica e la Salute (Ispah) [4].

Un contributo breve, chiaro che – come una bussola – indica il potere salutogenico dell’attività fisica in generale, e, specialmente, di quella svolta con un’intensità moderata, come camminare, che rimane un’attività gratuita e adatta alla maggior parte della popolazione.

Gli autori, considerando i risultati di recenti ricerche scientifiche, confermano che camminare ogni giorno migliora l’efficienza del sistema immunitario e dell’apparato respiratorio; camminare può ridurre, verosimilmente, il rischio di contagio da covid-19, la severità dell’infezione polmonare e il rischio di complicanze nei soggetti con quadro clinico già critico.

Camminare all’aperto, nelle aree verdi, nel rispetto delle norme di distanziamento fisico, riduce inoltre i sintomi di depressione, ansia e stress ai quali siamo ampiamente sottoposti in questo periodo d’incertezza e di perdita.

La pagina visiting parks and recreational facilities de Centers for Diseases Control and Prevention (CDC) di Atlanta [5] offre alle Amministrazioni Locali approfondimenti sulla pianificazione delle attività nelle aree verdi e materiale di comunicazione.
Tra le risorse, segnaliamo la definizione operativa di distanza fisica, da tenere non solo nei giardini e nei parchi cittadini: stare a due braccia distese, in senso laterale e/o in avanti – oppure a 6 piedi di distanza – dalle altre persone.

Il punto di vista dell’Ambiente

Il settore Ambiente e Territorio della Regione Piemonte, dal mese di aprile 2020, ha pubblicato sulla Newsletter Piemonte Parchi [6] approfondimenti sulle potenzialità salutari del verde urbano ed extraurbano nel tempo della ripresa [7].

Proponiamo qui una sintesi dei contenuti chiave e rimandiamo ai singoli articoli, riportati nel paragrafo bilbiografia, per approfondire.

Definizioni utili

  • i parchi o riserve naturali sono realtà naturali, alcune anche prossime alle metropoli. Queste aree hanno finalità diversificate, a seconda delle zone, delle tipologie e delle specificità. La fruizione da parte della popolazione è uno degli aspetti ed è subordinata al rispetto delle risorse naturali tutelate [8]
  • i parchi pubblici, prati alternati ad alberature più o meno fitte, sono appositamente costruiti dall’uomo per migliorare la qualità della vita di chi risiede in una città, aree verdi urbane (come i ‘classici’ giardini di quartiere) e periurbane sono gestiti generalmente come grandi giardini. Fine principale svago, ricreazione delle persone che li frequentano. In queste aree è più difficile contenere il prevedibile gran numero di persone desiderose di svagarsi, di uscire dall’isolamento casalingo [8].

Gestione dinamica

I parchi naturali, durante il blocco totale dovuto alla pandemia, non si sono ‘fermati’. Sono proseguite la tutela e il monitoraggio dei territori, garantiti in particolare dall’attività dei guardia parco che hanno anche svolto una funzione di controllo sulle attività di fruizione non consentite per il possibile diffondersi del contagio. Sono continuate le attività correnti e non rinviabili (lavori a impianti, infrastrutture e viabilità, istruttorie, pareri di competenza), così come lo studio, la programmazione e la realizzazione dei progetti in essere, o l’ideazione di progetti futuri, grazie all’adozione di modalità di ‘lavoro agile’ e gruppi di lavoro ‘digitali’. Si è fatto lavoro di squadra.
I parchi piemontesi hanno attivato una chat per restare connessi a distanza, per superare insieme le difficoltà. Hanno preparato nuove proposte di visita, per tornare a godere di questi spazi naturali, e si è mantenuto vivo sui social media il dialogo con la popolazione [9].

Le proposte per ripartire

Ai ministeri Ambiente, Salute, Famiglia e alla task force Fase 2, Federparchi ha proposto di:

“utilizzare – in tutta sicurezza e con rigorose forme di controllo – le aree naturali protette come spazio vivibile e capace di ricreare un positivo rapporto con la natura. Siamo in grado di fornire – attraverso le sedi dei parchi o i comuni che aderiranno a questa proposta – una soluzione informatica che permetta, anche dallo smartphone, di collegarsi al parco di riferimento vicino casa, di trovare gli spazi disponibili, di ottenere l’autorizzazione per un tempo controllato, di tenere le distanze di sicurezza. Le direzioni dei Parchi e/o i comuni potrebbero definire agende, percorsi, luoghi e orari di visita, per consentire ai cittadini di muoversi in forme contingentate all’aria aperta, recuperare energie fisiche e psichiche, rafforzare organismo e sistema immunitario e scaricare le tensioni emotive dovute al difficile momento che tutti stiamo vivendo” [10].

Con la consulta dei direttori, l’Ente RomaNatura e in collaborazione con Università Campus Bio Medico di Roma, è stato inoltre elaborato un vero e proprio vademecum anticontagio per le escursioni nelle aree naturali protette [11].

Il punto di vista della Pianificazione Urbanistica

Un recente lavoro di revisione di letteratura, commissionato dal Ministero della salute della Danimarca, corrobora le già numerose evidenze su come la pianificazione dell’ambiente in cui viviamo determina quanta attività fisica svolgiamo in un giorno, per svago, per sport, per raggiungere il posto di lavoro e la scuola a piedi e in bici.

Il report descrive la sintesi di ricerche nazionali e internazionali concentrandosi su tre ambiti: la pianificazione urbana e le infrastrutture, le aree verdi urbane e l’ambiente scuola. I target di interesse sono: bambini, adolescenti e anziani.

Il documento è rivolto a decisori e tecnici delle amministrazioni cittadine perché possano attuare interventi di pianificazione urbanistica che facilitino e promuovano l’attività fisica quotidiana in tutte le fasce d’età, con attenzione ai gruppi svantaggiati dal punto di vista socioeconomico [12].

Il punto di vista dello Sport

Terminiamo la nostra raccolta con l’approfondimento pubblicato il 24 maggio c.a. da Labsus. Laboratorio per la sussidiarietà: Spazi pubblici per fare sport. Patti per gestirli [13].
Il contributo propone i patti di collaborazione come strumento per coinvolgere le associazioni sportive nella cura dei beni comuni, per dare risposta alle esigenze di spazi per l’attività, garantendo al contempo la libertà di fruizione gratuita per tutti i cittadini e la tutela dei beni stessi. Avviare un processo virtuoso di valorizzazione del capitale umano e sociale dell’associazionismo sportivo per aumentare le opportunità di sport per tutti i cittadini, con un occhio di riguardo alla qualità dello spazio pubblico e alla concreta universalità del suo utilizzo.

Bibliografia e sitografia

[1] Penasso M. Distanza fisica, contatto sociale. Dors, 25 maggio 2020

[2] L’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. In ASvIS.it. Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

[3] Sallis J F, Pratt M. Physical activity can be helpful in the coronavirus pandemic. Ispah, 3 aprile 2020

[4] International Society for Physical Actvity and Health. Ispah.org

[5] Visiting parks and recreational facilities. In cdc.gov

[6] Regione Piemonte. Ambiente e Territorio. Piemonte Parchi: iscriviti alla newsletter e ai canali social. In Piemonteparchi.it

[7] European day of parks 2020 #ParksForHealth: offre risorse su salute e natura (in English). In Europarc.org

[8] Celona M. Parchi e ‘fase 2’. Istruzioni per l’uso. Piemonte Parchi. 5 maggio 2020

[9] Celona M. Verrà il tempo del tempo libero. Piemonte Parchi, 18 aprile 2020

[10] Federparchi. I parchi per la fase due: apertura controllata per il recupero psicofisico post pandemia. Piemonte Parchi, maggio 2020

[11] Federparchi. Pronto il protocollo anti-contagio per le escursioni nelle Aree naturali protette. 7 maggio 2020

[12] Danish Health Autority. How the urban environment impacts physical activity. A scoping review of the associations between urban planning and physical activity. febbraio 2020

[13] Iori T. Spazi pubblici per fare sport. Patti per gestirli. Labsus. Laboratorio per la sussidiarietà, 24 maggio 2020

 

fonte:  a cura di Alessandra Suglia, Luisa Dettoni – Dors

Print Friendly, PDF & Email